Toyota and Hino jointly develop heavy-duty fuel cell truck

Per raggiungere gli ambiziosi obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2, Toyota Motor Corporation (Toyota) e Hino Motors, Ltd. (Hino) hanno stretto una partnership per sviluppare congiuntamente camion alimentati a celle a combustibile per il trasporto pesante, con serbatoi per lo stoccaggio dell’idrogeno in materiale composito

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CMFs take the heat, move closer to widespread applications

I ricercatori della North Carolina State University hanno dimostrato che le schiume di metallo composito (CMF) possono superare i cosiddetti “test simulati di incendi da pozza” a pieni voti, aprendo al materiale la strada per l’utilizzo in applicazioni come l’imballaggio e il trasporto di materiali pericolosi. Inoltre, i ricercatori hanno impiegato questi dati sperimentali per sviluppare un modello per prevedere in che modo le variazioni del CMF influirebbero sulle sue prestazioni

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Flash graphene for composites from carbon-based waste

Un nuovo processo introdotto alla Rice University riesce a trasformare grandi quantità di qualsiasi fonte di carbonio in preziose scaglie di grafene usando uno scoppio di calore e luce. Questo “grafene flash” unito a plastica, metalli, compensato, cemento e altri materiali da costruzione potrebbe trovare applicazioni nella produzione di compositi destinati a numerosi settori differenti

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Nanomaterial fabric destroys toxic nerve agents

Gli scienziati della Northwestern University hanno combinato con successo un nanomateriale efficace nella distruzione di agenti nervosi tossici con fibre tessili. Il materiale, una struttura metallo-organica a base di zirconio (MOF), degrada in pochi minuti alcuni degli agenti chimici più tossici conosciuti dall’umanità: VX e soman (GD), un parente più tossico di sarin. Questo nuovo materiale composito potrebbe essere integrato in tute protettive e maschere facciali a uso di coloro che operano in condizioni di estremo pericolo, come la guerra chimica

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Researchers gain control over internal structure of self-assembled composite materials

I compositi realizzati con materiali inorganici autoassemblanti sono apprezzati per la loro forza unica e per le proprietà termiche, ottiche e magnetiche. Tuttavia, l’autoassemblaggio può essere difficile da controllare e le strutture formate fortemente disordinate, con conseguenti difetti durante la produzione su larga scala. Un gruppo di ricercatori dell’Università dell’Illinois e dell’Università del Michigan ha sviluppato una tecnica di modellazione che garantisce maggiore ordine e dà luogo a nuove strutture 3-D in una classe speciale di materiali, chiamati eutettici, per formare nuovi materiali ad alte prestazioni

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Da TEC Eurolab la tomografia computerizzata non ha più limiti

Il Centro tomografico di TEC Eurolab si dota di un acceleratore lineare dieci volte più potente rispetto ai due già posseduti. Permette di effettuare analisi di componenti di grande spessore e di materiali e leghe ad altissima densità, inclusi i materiali per l’additive manufacturing e dei materiali compositi. Questa tecnica di indagine non distruttiva avanzata consente all’azienda di offrire un range di applicazioni unico nel panorama europeo e risponde alle esigenze del settore aeronautico e automotive

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A new 3-D printing method developed by MIT researchers

I ricercatori del MIT hanno sviluppato un nuovo metodo che utilizza stampanti 3D standard per produrre dispositivi funzionanti con l’elettronica già incorporata all’interno. I dispositivi sono costituiti da fibre contenenti materiali multipli interconnessi, che possono illuminare, percepire l’ambiente circostante, immagazzinare energia, o eseguire altre azioni.

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Progetto PRE-ECO: nuovi modelli per compositi VAT stampati 3D

Il progetto PRE-ECO ha come obiettivo lo sviluppo di nuovi modelli matematici che renderanno possibile l’uso industriale dei materiali compositi VAT (Variable Angle Tow) stampati 3D, al fine di ottenere componenti più leggeri e robusti per tante applicazioni come l’aeronautica.

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The structure of leaves: a model for MOF materials

I ricercatori del gruppo della Dott.ssa Stefania Grecea della University of Amsterdam’s Research Priority Sustainable Chemistry hanno presentato un design ispirato alle strutture porose delle foglie del pioppo nero per migliorare le caratteristiche assorbenti dei materiali MOFs. Obiettivo: rendere più efficiente il processo di separazione selettiva di acqua e alcol nel bioetanolo in modo da poterlo impiegare come combustibile ecologico. Ma si prevedono possibili applicazioni dei nuovi compositi MOF anche in altri settori industriali

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