Nuovo composito anticorrosione

È stato elaborato un nuovo materiale composito che previene la corrosione del metallo in modo ecologico, anche in condizioni estreme. I risultati della ricerca saranno presentati al Salone Internazionale di Nanotecnologia a Tokyo. Carsten Becker-Willinger, capo della divisione Nanomers Program Division, spiega che le particelle di protezione si dispongono una sopra l’altra componendo una barriera altamente strutturata. Lo strato protettivo che ne deriva ha un minuscolo spessore e impedisce la penetrazione di gas ed elettroliti.

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Gancio traino in 3D

La stampante 3D Mark One da 5400 dollari prodotta dalla MarkForged, ha permesso finalmente di stampare non solo parti in plastica, prive di rilevanti caratteristiche di resistenza, ma anche in kevlar, fibra di carbonio e fibra di vetro.
La società Original Notions, ha deciso di testare la forza degli elementi stampati in kevlar. Sono così giunti a produrre un gancio traino per automobili foderato in kevlar stampato.
Questo dimostra che quasi ogni componente metallico può essere riprodotto con uno dei tanti materiali compositi stampati attraverso la 3D Mark One.

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Una casa in 3D nello spazio

Quando gli scienziati renderanno possibile per gli esseri umani la vita su Marte o sulla Luna, dovranno fornire loro anche degli alloggi. In vista di questo obiettivo la NASA (US’ National Aeronautics and Space Administration) insieme all’Istituto Nazionale di Fabbricazione e Innovazione Additiva, conosciuto come America Makes, sta offrendo un premio di 2,25 milioni di dollari a chiunque sia in grado di progettare e costruire un habitat per gli esseri umani stampato in 3D. Gli aspiranti al premio dovranno sviluppare dei concetti architettonici sfruttando le offerte di stampa in 3D e, successivamente, potranno concentrarsi sulle tecnologie di fabbricazione necessarie per la costruzione dei componenti strutturali.

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Rivestimenti in grafene per i farmaci chemioterapici

È stato scoperto che la fornitura di farmaci chemioterapici potrebbe essere migliorata dall’uso del grafene nel rivestimento dei cateteri. A causa di alcune interazioni può accadere infatti che l’effetto terapeutico dei farmaci sia compromesso. L’immissione di grafene sulle superfici interne di cateteri per via endovenosa, può aiutare a prevenire queste interazioni, migliorare l’efficacia dei trattamenti e ridurre la potenziale rottura dei cateteri.

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Rivestimenti nanocompositi per gli aeromobili

Grazie ad uno studio svolto nel 2013, la Lewis University ha dimostrato che gli attacchi laser, che causano in media 3.750 incidenti all’anno, possono costituire delle distrazioni per i piloti e un potenziale pericolo per la sicurezza durante le fasi critiche del volo. A tal proposito la Lewis University ha recentemente sviluppato una soluzione pratica ed economica attraverso l’uso di rivestimenti nanocompositi fotoresponsivi sul parabrezza degli aeromobili.

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A Gioia Tauro la nuova auto tech personalizzata

Capitali americani e tecnologia della Silicon Valley per produrre in Italia, al Sud, l’auto del futuro. La nuova vettura costruita in materiali compositi (tra cui plastica e vetro) sarà più leggera, dai consumi più contenuti e destinata al segmento di mercato C.
Grazie a tecniche di stampa digitale ciascuno potrà personalizzarla con le immagini e i colori preferiti; potrebbe essere in vendita tra 16 mesi.

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NSF sostiene la ricerca del team Lehigh University – DuPont

Il tribologista Brandon Krick della Lenigh University, esperto nello studio dell’attrito sulle parti mobili delle macchine e dei metodi utili a evitare tali effetti, ha avviato una collaborazione con DuPont su un progetto che ha recentemente vinto la borsa di studio “GOALI” delle National Science Foundation (NSF). Il team svilupperà e studierà materiali compositi a bassissima usura adatti ad un utilizzo commerciale e industriale.

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Volvo V40: tetto in fibra di carbonio

La casa automobilistica Volvo, in collaborazione con i Polestar Skunkworks, ha sviluppato la nuova V40 Carbon. Le aree migliorate sono: le prestazioni del motore, la velocità del cambio, tenuta, precisione e l’acceleratore.
Inoltre il propulsore T5 produce 253 CV e 400 Nm (295 lb-ft), rispetto ai 200 CV e 440 Nm (325 lb-ft) del D4.
L’auto è stata prodotta in sole 343 copie e la sua vendita è prevista in Svezia, Finlandia, Francia, Paesi Bassi e Giappone.

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Dispositivi autodistruttivi in caso di riscaldamento

I ricercatori dell’Università degli Studi dell’Illinois, guidati dal professore di ingegneria aerospaziale Scott R. White, hanno sviluppato dei dispositivi elettronici la cui autodistruzione si innesca con il loro riscaldamento o attraverso un comando a distanza. I dispositivi utilizzano circuiti di magnesio stampati su materiali molto sottili e flessibili. L’obiettivo della ricerca è stato ridurre i rifiuti elettronici e aumentare la sostenibilità dei dispositivi.

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Summer School on Fatigue and Damage Mechanics of Composite Materials

Nel prossimo luglio, nei giorni dal 13 al 17, si terrà al DTG dell’Università di Padova (sede di Vicenza) la 1a Summer School Internazionale “Fatigue and Damage Mechanics of Composite Materials”. La scuola ha ricevuto il patrocinio di ESCM, AIAS, IGF e Assocompositi e ha l’obiettivo di affrontare, in una settimana di corso intensivo, le principali problematiche associate alla progettazione a lungo termine e a fatica nei materiali compositi a matrice polimerica.

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