I punti dei nanotubi di carbonio rinforzano i compositi

Gli ingegneri aerospaziali del MIT hanno sperimentato un sistema per fissare gli strati dei compositi, rendendoli più forti e resistenti grazie ai nanotubi di carbonio. I nanotubi sono stati incorporati in una matrice polimerica, simile a colla, che è stata pressata tra gli strati di materiali compositi in fibra di carbonio. I nanotubi, dall’aspetto di piccoli punti allineati verticalmente, sono penetrati all’interno delle fessure di ogni strato di composito, servendo da “impalcatura” per tenere insieme gli strati. Dai test, risulta una resistenza maggiore del 30% rispetto agli altri compositi. Di questo miglioramento potrebbero beneficiare le strutture dei velivoli

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Un passo avanti nella scienza bionica

Da diverso tempo la scienza bionica è al primo posto fra le applicazioni in grado di rivoluzionare la vita. In realtà c’è ancora un grave problema da risolvere: a contatto con i tessuti umani il materiale genera calore. Ora gli scienziati di MIT, in collaborazione con Tsinghua University di Bejing, hanno trovato la soluzione nell’acqua: un sottile strato, posizionato a sandwich fra pelle e grafene, potrebbe preservare l’integrità dei tessuti

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Il materiale che diventa trasparente

Gli scienziati del MIT hanno messo a punto una teoria per calcolare la differente trasparenza di una struttura polimerica nuova a seconda della sua tensione.
Questo materiale potrebbe essere utilizzato nella progettazione di nuove finestre smart. In pratica queste superfici sarebbero in grado di regolare automaticamente la quantità di luce in entrata.

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Strutture in silice per vivere su Marte

Alla 3D Printed Habitat Challenge è stata presentata una ricerca che potrebbe essere utilizzata per un nuovo concetto di architettura da utilizzare su Marte.
La NASA ha annunciato che gli allievi del MIT hanno stampato in 3D il silice nella sua forma liquida creando una sorta di fibra di vetro, materiale che risulterebbe ideale per strutture edilizie sul pianeta rosso.

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Compositi morbidi con texture di superfice riconfigurabili

I ricercatori del MIT (Massachusetts Institute of Technology), hanno sviluppato una nuova tecnica di produzione di materiali compositi morbidi con texture di superficie riconfigurabili su richiesta. Attraverso le stampanti 3D, è possibile infatti alterare la consistenza della superficie applicando su di essa semplicemente una certa quantità di pressione. La medesima tecnica può essere utilizzata anche per creare strutture superficiali estremamente complesse come ad esempio i canali microfluidici.

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Condensatori rivestiti di grafene

La ricerca condotta da un team di scienziati del MIT, suggerisce che l’applicazione di uno strato di grafene ai condensatori di centrali elettriche, potrebbe migliorarne significativamente l’efficienza. Le capacità del materiale sono state testate in un ambiente di vapore d’acqua pura a 100 °C mettendo così in evidenza il miglioramento apportato alla velocità di trasferimento di calore, da cinque a sette volte maggiore rispetto a quello dei metodi esistenti.

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Rafforzare laminati aerospaziali

Scoperte sorprendenti dalla dottoranda del MIT (Massachusetts Institute of Technology), Sunny Wicks, che ha dimostrato come migliorare laminati aerospaziali dando loro tenacità aggiungendo nanotubi di carbonio allineati.
Nell’articolo sono illustrate le peculiarità e l’importanza della scoperta, i suoi possibili utilizzi e le difficoltà riscontrate.

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