Le caratteristiche del Quartzforms sono descritte da Tommaso Corà e Paolo Festa, fondatori di Tipic. «Abbiamo lavorato con i compositi in diversi progetti. Il loro utilizzo in tutti i campi è molto diffuso perché garantiscono performance, prezzo, customizzazione e affidabilità ineguagliabili dai materiali naturali. I quarzi hanno delle proprietà tecniche incredibili, sia a livello meccanico sia chimico. Ora che è possibile ottenere superfici più materiche stanno diventando davvero competitivi rispetto ai materiali naturali, anche per quanto riguarda la tattilità». Per il progetto Tulèr sono stati messi a punto delle soluzioni speciali: «I materiali utilizzati per Tulèr sono unici e fanno parte di Vulcans, una serie di 5 miscele di composito a base di quarzo che non imita alcun prodotto naturale ma propone dei colori a sé, dei materiali che abbiano dignità e valore propri come compositi. Una sorta di “pietra impossibile”. Le miscele, oltre a fare tesoro della ricerca tecnica di Marmo Arredo, propongono una serie di colori studiati sulle tendenze di interior per i prossimi anni e sono pensati per essere abbinati con gli altri materiali del mondo del progetto (legni, tessuti, ecc). Il nome Vulcans per l’appunto suggerisce questo: “il luogo dove la natura miscela la materia”. Tulèr ha portato al limite le lavorazioni del materiale con il suo bordo poligonale concavo e convesso e l’integrazione delle funzioni tecnologiche. E il quarzo era il materiale ideale per gestire queste criticità». Proprio la customizzazione tecnica ed estetica è una delle caratteristiche che stanno decretando il successo di questi materiali e anche nel progetto Tulèr queste potenzialità sono state sfruttate al meglio: «Il materiale ha risposto benissimo alle lavorazioni automatizzate a fresa, spessori diversi e incollaggi. Col quarzo è possibile gestire tutto ciò con grande sicurezza. Dal punto di vista della personalizzazione estetica esistono ancora dei limiti dovuti alla struttura delle linee di produzione. Ma la serie Vulcans è un timido inizio che dimostra quanto questi materiali possano non solo restituire le sensazioni dei materiali naturali, ma prendere una loro strada espressiva autonoma».
