Nei tombini stradali di vecchia produzione il chiusino era quasi sempre in ghisa, un materiale pesante e difficile da spostare. Negli ultimi anni, tuttavia, in questo settore vi sono stati importanti cambiamenti. Le norme che definiscono i dispositivi di chiusura e coronamento dei pozzi stradali, infatti, hanno introdotto dal 2017 la possibilità di utilizzare materiali diversi. Dall’entrata in vigore della UNI EN 124-1, sul mercato si sono fatti strada particolari chiusini in materiale composito. Questi nuovi chiusini sono capaci di offrire innumerevoli benefici a livello di versatilità e sostenibilità.
I vantaggi in termini di leggerezza
Con un peso del 70% inferiore rispetto a quelli realizzati in altri materiali, ma al tempo stesso estremamente resistenti. I chiusini in materiale composito rinforzato con fibre lunghe distribuite all’interno di una matrice in resina termoindurente, possono essere utilizzati per ogni esigenza di chiusura dei pozzetti stradali, anche in aree ad elevato traffico.
Vantano un ciclo di vita quintuplicato rispetto ai materiali tradizionali e garantiscono un risparmio notevole per quanto riguarda i costi di trasporto e di messa in opera in tutte le fasi di utilizzo, dalla prima installazione alle manutenzioni periodiche.
Contribuiscono inoltre a ridurre la rumorosità del passaggio dei veicoli e, non essendo conduttori di elettricità, proteggono le persone dai rischi di dispersioni di tensione.
Una maggiore attenzione all’ambiente
I chiusini in materiale composito limitano la dispersione di C02 nell’atmosfera durante tutto il loro ciclo di vita. Inizialmente, infatti, vengono prodotti utilizzando processi industriali meno impattanti rispetto a quelli dell’industria siderurgica. Successivamente, grazie al loro peso ridotto, semplificano le operazioni di trasporto, con un conseguente risparmio di carburante. Infine, sono realizzati con materiali che derivano in parte dal recupero dei rifiuti e, contrariamente a quelli usa e getta diffusi nel consumo di massa, possono a loro volta essere riciclati, utilizzando procedure a basso impatto ambientale.
Benefici anche per le amministrazioni comunali
L’ultimo, ma non meno importante, vantaggio dei chiusini in materiali compositi risiede nel fatto che disincentivano i furti e gli atti di vandalismo tipici dei chiusini tradizionali.
Possono essere realizzati in diverse forme e colori ed è possibile personalizzare anche il tipo di incisioni. Un aspetto, questo, che li rende la soluzione ideale sia per le pubbliche amministrazioni che per le strutture di chiusura private.
Il chiusino in materiali compositi è un esempio di edilizia sostenibile che può facilmente trovare spazio in tutte le città, nell’ottica di dare un contributo quotidiano al miglioramento della qualità dell’ambiente.