I tiranti anti-terremoto in fibra di carbonio


Lo spunto sono le tradizionali tecniche di lavorazione per la realizzazione del cordame. L’archistar giapponese Kengo Kuma le ha replicate sulla fibra di carbonio: in questo modo è riuscito a ottenere un tirante che presenta la resistenza della fibra di carbonio e la flessibilità della corda. Tramite un software, è stata calcolata la posizione di ciascuno dei tiranti. Il risultato è un materiale che si rivela promettente per aumentare la resilienza degli edifici, visto che la resistenza meccanica della fibra di carbonio è dieci volte superiore a quella del ferro.
La struttura – posizionata su “Fa-Bo”, lo spazio di lavoro, ricerca e sviluppo della manifattura tessile Komatsu Seiren – è stata studiata per garantire all’edificio un’adeguata protezione contro le onde sismiche.
L’archistar Kengo Kuma ha pensato alla protezione ma anche alla valenza estetica: i tiranti, come una ragnatela, sono disposti attorno all’edificio, garantendo trasparenza e leggerezza.


kuma 2


Leggi anche

La combinazione di nido d’ape e polipropilene permette di alleggerire i materiali, aumentandone le proprietà meccaniche. Nidaplast offre core material che consentono la realizzazione di pannelli sandwich strutturali e leggeri, con i quali è possibile realizzare facciate armoniche, senza appesantire le strutture degli edifici. Applicando strati ridotti di fibra di vetro, alluminio o marmo, infatti, è possibile modificare con estrema facilità l’estetica di un palazzo, garantendo al contempo una buona resistenza alle intemperie….

Leggi tutto…

Il progetto di ristrutturazione e di miglioramento sismico del Collegio Universitario ADISU di Perugia prevedeva la conservazione dell’attuale destinazione d’uso, migliorando il servizio offerto agli utenti. L’obiettivo è stato quello di eliminare le carenze strutturali, cercando di ottenere un miglioramento del comportamento strutturale in termini di risposta all’azione sismica. È stata condotta una modellazione con analisi dinamica lineare, risultando un miglioramento globale degli edifici interessati. Quindi si è deciso di rafforzare prima le travi e i pilastri esistenti in c.a. con FRP in carbonio, quindi i nodi con piastre in acciaio. Gli elementi in c.a. ammalorati sono stati riparati mediante asportazione del cls deteriorato, trattamento dei ferri e successiva ricostruzione del cls….

Leggi tutto…

In virtù del suo elevato contenuto di ossido di Zirconio, il vetro AR è la soluzione ideale per conferire alle reti durabilità e resistenza, proteggendole da eventuali aggressioni degli agenti alcalini. Di conseguenza, i sistemi rinforzati con reti in fibra di vetro AR vantano caratteristiche tecniche particolarmente vantaggiose, come l’elevata efficienza del composito, il mantenimento delle prestazioni meccaniche nel tempo e la riduzione di spessore e peso….

Leggi tutto…

Garantire la sicurezza del patrimonio storico e architettonico nazionale è un problema sociale ed economico, per la cui soluzione sono state sviluppate tecniche volte a migliorare le prestazioni e la sicurezza degli edifici storici vincolati. Una soluzione virtuosa è rappresentata dall’impiego di materiali compositi fibrorinforzati a matrice inorganica (FRCM-SRG), che offrono numerosi vantaggi rispetto ai metodi tradizionali.
Un intervento di riqualificazione dell’ex complesso militare “Arsenale Austriaco Franz Joseph I di Verona” ha previsto la realizzazione dei nuovi cordoli di sommità, compositi SRG, il cui rinforzo è costituito da tessuti in trefoli di acciaio galvanizzato ad altissima resistenza (UHTSS) immersi all’interno di una matrice inorganica in calce idraulica. …

Leggi tutto…

Situato nel cuore della capitale spagnola e costruito nel lontano 1947, lo stadio Santiago Bernabeu è attualmente oggetto di un progetto di costruzione su larga scala. L’obiettivo è quello di trasformarlo in un’arena polifunzionale con uno schermo video a 360°, una nuova facciata esterna e un tetto scorrevole retrattile sul campo….

Leggi tutto…