La prima casa stampata in 3D a base interamente biologica

Il prototipo dell’abitazione ha una superficie di 55 metri quadrati e presenta pavimenti, pareti e tetto di fibre di legno e bioresine, stampati in 3D. È completamente riciclabile e dispone di un sistema di isolamento termico in fibra di legno al 100%. La precisione del processo di stampa ha permesso di eliminare quasi completamente gli scarti di produzione.

 

La soluzione ad un problema sociale

I cittadini del Maine stanno vivendo una grave carenza di alloggi a prezzi accessibili. Secondo la Maine Affordable Housing Coalition, quasi il 60% degli affittuari a basso reddito spende più della metà del proprio stipendio per l’alloggio. Questa situazione insostenibile è esacerbata dalla carenza di manodopera nel settore edile e dagli aumenti dei prezzi dei materiali, causati dalla catena di approvvigionamento.

Utilizzando i processi di produzione avanzati e i materiali sviluppati da UMaine è possibile far fronte a questa emergenza abitativa. Le tecniche di produzione automatizzata, infatti, sono in grado di velocizzare i tempi per la costruzione e l’allestimento della casa in loco e la scelta di utilizzare materie prime in fibra di legno, rinnovabili e di provenienza locale, supporta la produttività delle industrie del territorio e riduce la dipendenza da una catena di approvvigionamento limitata.

 

Prospettive di crescita futura

BioHome3D è stato stampato in quattro moduli, quindi spostato e assemblato in mezza giornata. Un solo elettricista ha realizzato tutti i collegamenti in due ore.

Il prototipo, che ora si trova in una fondazione esterna all’ASCC, è dotato di sensori per il monitoraggio termico, ambientale e strutturale per testare le prestazioni di BioHome3D durante un inverno del Maine. I ricercatori prevedono di utilizzare i dati raccolti per migliorare i progetti futuri.

Si ipotizza, inoltre, che le future case a basso reddito siano personalizzabili in termini di spazio, efficienza energetica e configurazione estetica e che gli acquirenti possono aspettarsi programmi di consegna più rapidi, dal momento che la tecnologia sta progredendo e la produzione di materiali è in aumento.

 


Leggi anche

La combinazione di nido d’ape e polipropilene permette di alleggerire i materiali, aumentandone le proprietà meccaniche. Nidaplast offre core material che consentono la realizzazione di pannelli sandwich strutturali e leggeri, con i quali è possibile realizzare facciate armoniche, senza appesantire le strutture degli edifici. Applicando strati ridotti di fibra di vetro, alluminio o marmo, infatti, è possibile modificare con estrema facilità l’estetica di un palazzo, garantendo al contempo una buona resistenza alle intemperie….

Leggi tutto…

Il progetto di ristrutturazione e di miglioramento sismico del Collegio Universitario ADISU di Perugia prevedeva la conservazione dell’attuale destinazione d’uso, migliorando il servizio offerto agli utenti. L’obiettivo è stato quello di eliminare le carenze strutturali, cercando di ottenere un miglioramento del comportamento strutturale in termini di risposta all’azione sismica. È stata condotta una modellazione con analisi dinamica lineare, risultando un miglioramento globale degli edifici interessati. Quindi si è deciso di rafforzare prima le travi e i pilastri esistenti in c.a. con FRP in carbonio, quindi i nodi con piastre in acciaio. Gli elementi in c.a. ammalorati sono stati riparati mediante asportazione del cls deteriorato, trattamento dei ferri e successiva ricostruzione del cls….

Leggi tutto…

In virtù del suo elevato contenuto di ossido di Zirconio, il vetro AR è la soluzione ideale per conferire alle reti durabilità e resistenza, proteggendole da eventuali aggressioni degli agenti alcalini. Di conseguenza, i sistemi rinforzati con reti in fibra di vetro AR vantano caratteristiche tecniche particolarmente vantaggiose, come l’elevata efficienza del composito, il mantenimento delle prestazioni meccaniche nel tempo e la riduzione di spessore e peso….

Leggi tutto…

Garantire la sicurezza del patrimonio storico e architettonico nazionale è un problema sociale ed economico, per la cui soluzione sono state sviluppate tecniche volte a migliorare le prestazioni e la sicurezza degli edifici storici vincolati. Una soluzione virtuosa è rappresentata dall’impiego di materiali compositi fibrorinforzati a matrice inorganica (FRCM-SRG), che offrono numerosi vantaggi rispetto ai metodi tradizionali.
Un intervento di riqualificazione dell’ex complesso militare “Arsenale Austriaco Franz Joseph I di Verona” ha previsto la realizzazione dei nuovi cordoli di sommità, compositi SRG, il cui rinforzo è costituito da tessuti in trefoli di acciaio galvanizzato ad altissima resistenza (UHTSS) immersi all’interno di una matrice inorganica in calce idraulica. …

Leggi tutto…

Situato nel cuore della capitale spagnola e costruito nel lontano 1947, lo stadio Santiago Bernabeu è attualmente oggetto di un progetto di costruzione su larga scala. L’obiettivo è quello di trasformarlo in un’arena polifunzionale con uno schermo video a 360°, una nuova facciata esterna e un tetto scorrevole retrattile sul campo….

Leggi tutto…