Il primo obiettivo del progetto è validare su strada i risultati (almeno +250% di resistenza a fatica), già ottenuti in laboratorio, inerenti l’utilizzo di additivi al grafene per gli asfalti, che permetterebbero di aumentare la vita delle strade. Dopo le prove di laboratorio, l’innovativo prodotto, brevetto della società di Suisio, è stato utilizzato per il rifacimento degli ultimi due strati della pavimentazione stradale di un chilometro nella Strada Provinciale Ardeatina, nei pressi di Roma. La sperimentazione è stata inserita all’interno di un Accordo Quadro che prevede il ripristino, solo superficiale, di un tratto altamente dissestato della pavimentazione esistente.
Grazie agli additivi rigeneranti, la sperimentazione prevede anche di riutilizzare il 40% di asfalto fresato riciclato (materiale da demolizione della vecchia pavimentazione); le strade costruite con i supermodificanti saranno riciclabili all’infinito: si potranno infatti riutilizzare fino al 100% del loro asfalto fresato per realizzare la nuova pavimentazione, evitando lo smaltimento in discarica del materiale.
I risultati del supermodificante al grafene in laboratorio si confermano eccezionali: la vita della strada aumenta notevolmente, grazie all’incremento della resilienza dell’asfalto e, quindi, la capacità dell’asfalto di resistere agli alti stress di traffico, termici e climatici. Nelle successive fasi di prova, il tratto stradale verrà costantemente monitorato con la collaborazione di Nicola Fiore, tecnico Laboratorio Materiali Stradali e Docente di Tecnica e sicurezza dei cantieri de La Sapienza di Roma. Il monitoraggio prevede controlli sia in fase di posa in opera dell’asfalto, con la raccolta e analisi di campioni delle miscele, sia nei mesi successivi attraverso carotaggi e prove dinamiche.
