Nanotubi in nitruro di boro

Un team di ricercatori della Binghamton University ha pubblicato sulla rivista Applied Physics Letters i risultati di un interessante studio dedicato alle interfacce epossidiche dei BNNTs, risultate particolarmente resistenti. Un’interfaccia più resistente significa che un carico maggiore può essere spostato dal polimero ai nanotubi, una qualità fondamentale della prestazione superiore dei materiali compositi.

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Nuovo metallo strutturale

Un team di ricercatori della Facoltà di Ingegneria e Scienze Applicate di UCLA ha creato un nuovo metallo strutturale leggero e super-forte con elevata resistenza.
Il nuovo metallo è costituito da magnesio infuso con nanoparticelle dense di carburo di silicio e potrà essere utilizzato nei settori aeronautico, automotive, elettronica mobile e altro ancora.

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Materiali compositi reattivi

Il comportamento dinamico dei materiali compositi reattivi può essere modificato con l’utilizzo di stampanti 3D. Questo è quanto è stato pubblicato sulla rivista Advaced Materials. Kyle Sullivan è lo scienziato che, insieme ad un team di ingegneri provenienti dal Lawrence Livermore National Laboratory e dall’Università di Harvard ha studiato il fenomeno, affermando che i ricercatori sono stati in grado di cambiare l’energia di questi materiali reattivi.

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Un metodo molto più economico per la produzione di grafene

I ricercatori della Glasgow University hanno scoperto un nuovo modo 100 volte più economico per produrre il grafene. Il team guidato dal Dr. Ravinder Dahiya ha utilizzato il processo CVD, ma adoperando lamine di rame come superficie di deposito al posto del solito substrato molto costoso. La superficie del rame più economico si è rivelata una superficie eccellente.

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Grafene per i raggi X

Il grafene potrebbe aprire la strada ad una nuova generazione di macchinari portatili low-cost per la produzione di raggi X che grazie al grafene diventano più precisi e sicuri.
I ricercatori del Massachusset Istitute of Tecnology di Boston sembra lo abbiano dimostrato.

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Strutture a fasce

I fisici della Fondazione FOM e Università di Leida hanno trovato un modo per capire meglio le proprietà dei materiali artificiali “intelligenti”. Il loro metodo rivela come strati sovrapposti in un’opera concorrano insieme per portare il materiale ad un livello superiore. Il leader del Gruppo Senso Jan van der Molen e suo team di ricerca ne hanno recentemente pubblicato i risultati su Nature Communications.

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Percorso di produzione additivo

I ricercatori di materiali compositi del Politecnico di Zurigo hanno sviluppato un metodo di stampa 3D per la progettazione di compositi con caratteristiche microstruturali eccezionali che fino ad ora sono stati possibili solo dai materili biologici coltivati. Utilizzando questo sistema multimateriale di stampa 3D magneticamente assistita (stampa MM 3D), la squadra ha di fatto superato la 3D shaping capacità di accedere ad uno spazio di design a cinque dimensioni.

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Carbonio riciclato per la pavimentazione porosa

Boeing sostiene il Washington Stormwater Center tramite una borsa di 212.000 $ per un progetto di ricerca che prevede l’uso di materiali compositi in fibra di carbonio riciclata per rafforzare la pavimentazione permeabile, questa volta il composito servirà a mitigare i problemi delle acque piovane. Si tratterebbe di un prodotto in cemento o asfalto poroso che permetterebbe alle acque piovane di penetrare nel terreno, invece di scappare ai corsi d’acqua

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Il trampolino delle gocce

materiali

Nel settore del trasporto aereo esiste una costante ricerca verso i materiali che respingono attivamente acqua e ghiaccio, utili anche per molte altre applicazioni tecniche. Recentemente i ricercatori ETH hanno scoperto come progettare specificamente le superfici rigide di tali materiali: disegnando superfici che respingono le gocce d’acqua come su un trampolino.

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Huawei pensa ad una tecnologia basata sul grafene

Il Regno Unito è in prima linea sull’utilizzo del grafene. Con un investimento del governo di 90 milioni di sterline, si è sancito l’accordo tra Huawei e il National Graphene Instiute che per i prossimi due anni collaboreranno per esplorare gli usi e le applicazioni del grafene da utilizzare nelle tecnologie ad alte prestazioni nel campo dell’elettronica di consumo e dei dispositivi di comunicazione mobile come cellulari e tablet.

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