Lo spunto sono le tradizionali tecniche di lavorazione per la realizzazione del cordame. L’archistar giapponese Kengo Kuma le ha replicate sulla fibra di carbonio: in questo modo è riuscito a ottenere un tirante che presenta la resistenza della fibra di carbonio e la flessibilità della corda. Tramite un software, è stata calcolata la posizione di ciascuno dei tiranti. Il risultato è un materiale che si rivela promettente per aumentare la resilienza degli edifici, visto che la resistenza meccanica della fibra di carbonio è dieci volte superiore a quella del ferro.
La struttura – posizionata su “Fa-Bo”, lo spazio di lavoro, ricerca e sviluppo della manifattura tessile Komatsu Seiren – è stata studiata per garantire all’edificio un’adeguata protezione contro le onde sismiche.
L’archistar Kengo Kuma ha pensato alla protezione ma anche alla valenza estetica: i tiranti, come una ragnatela, sono disposti attorno all’edificio, garantendo trasparenza e leggerezza.
