La nuova versione migliorata dei famosi guanti Carbo Trac: Carbo Track EVO

Spidi Carbo Track EVO è la versione nuova e migliorata dei famosi guanti Carbo Track; questa nuova variante EVO ha ottenuto la certificazione EN 13594: 2015 KP Liv 1.
SPIDI nasce nel 1977 dal fondatore Renato Dalla Grana, il quale recuperò la tradizione per i prodotti artigianali in pelle del nord-est italiano. Prima di allora nessuna mai aveva progettato e realizzato dei guanti apposta per la guida di veicoli a due ruote. Dalla Grana disegnò uno dei primi modelli in pellame per migliorare la sicurezza e la performance di piloti professionisti e non di motocicli, con caratteristiche tecniche ricercate appositamente per le esigenze di comfort e sicurezza dei corridori.

Dieci anni dopo l’apertura dell’azienda, nel 1987 in casa SPIDI venne realizzato il primo guanto da corsa ergonomico, rinforzato da elementi metallici. Successivamente venne integrato il manicotto, che permetteva una continuità con l’intera tuta, diventando estensione aereodinamica del copro del motociclista.

A partire dagli anni 2000 si hanno le prime sperimentazioni con materiali compositi termoformati: la fibra di carbonio l’introduzione di placche realizzate per mezzo di materiali compressi ad alta pressione, che garantiscono un’aderenza ottimale del guanto alla mano. Inoltre, vengono aggiunte prese d’aria e shock-absorber realizzati con derivati siliconici per renderli più aerodinamici e sicuri.

Le sezioni in pelle del guanto sono perforate per mantenere le mani fresche e asciutte, mentre la tripla chiusura del polso e del manicotto mantengono i guanti saldamente aderenti in caso di caduta. Il dorso della mano è rinforzato con Keramide per una maggiore resistenza all’abrasione, mentre scudi Warrior Tech sono posizionati sui lati, per garantire la migliore protezione possibile.


Leggi anche

La perdita di performance della Front Wing dal punto di vista strutturale, nel prototipo della stagione 2022, ha spinto il Team Dynamis PRC a realizzare analisi esplicite ad impatto con i coni delimitanti il tracciato. In questo modo, è possibile valutare come implementare sequenze di laminazione e la geometria di alcuni componenti dell’assieme dell’ala frontale….

Leggi tutto…

The AIMPLAS’s FOREST (advanced lightweight materials for energy-efficient structures) project aims to provide new innovative eco-composites for safe and sustainable transport applications, by combining the development of bio-based polymers and additives, recycled fibers with greater resource efficiency and particles to avoid electromagnetic interference in full alignment with the EU 2030 Climate and Energy Framework….

Leggi tutto…

Hikari, Ranger Compositi e il Laboratorio Polimeri e Compositi del Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Ferrara Italia hanno studiato un nuovo materiale composito, denominato “Green Moulding Composite” o GMC, simile a un normale Sheet Moulding Compound o un Bulk Moulding Compound, ma in cui i tradizionali componenti sono stati sostituiti da soluzioni più compatibili con l’ambiente. Tale materiale è stato utilizzato per la realizzazione di battery cover ecosostenibili….

Leggi tutto…

L’automotive sta evolvendo verso un nuovo mondo, incentrato sui veicoli ecologici, elettrici e interattivi, sul carburante a idrogeno e su altre soluzioni che solo pochi anni fa sembravano irrealizzabili. In quest’ottica il Gruppo Persico ha lavorato con OEM e Tier1 per sviluppare un serbatoio in materiali compositi per lo stoccaggio dell’idrogeno….

Leggi tutto…

Faced with ambitious emissions legislation and a responsibility to minimize the transport sector’s impact on the environment, automotive manufacturers are pursuing more sustainable alternatives. While much of the discussion focuses on electric motors and new battery technologies, progress is being made elsewhere. Per Mårtensson, Chief Sales Officer at Bcomp, talks about natural flax fibre composites and the new Volvo EX30….

Leggi tutto…