Bioplastiche più competitive con il nanotech italiano


Andrea Dorigato ha di recente ricevuto il premio per il miglior giovane ricercatore europeo nel campo dei materiali compositi.
Ha svolto tutto il suo percorso universitario e di ricerca a Trento. Laurea, dottorato e ora contratto di ricerca in ingegneria dei materiali, con focus nel settore dei nanocompositi a matrice polimerica e dei polimeri e materiali compositi per lo sviluppo sostenibile. «Si tratta di materiali nanostrutturati con dimensioni pari o inferiori al milionesimo di millimetro che in questo caso utilizziamo per sviluppare nuove tecnologie nel campo delle plastiche», spiega Andrea Dorigato, che ha di recente ricevuto il premio Escm Award 2014 come miglior giovane europeo attivo nel campo della ricerca sui materiali compositi.

Bioplastiche più competitive
«In laboratorio abbiamo testato l’utilizzo di materiali nanostrutturati di origine inorganica per migliorare le proprietà delle plastiche biodegradabili – come l’acido polilattico – e renderle così più competitive con le materie plastiche tradizionali, impiegate ad esempio nel campo del packaging. Il risultato sono plastiche bio più resistenti al calore, più stabili dimensionalmente, più rigide, più resistenti allo sforzo, allo strappo, alla lacerazione, agli agenti chimici e atmosferici, più durature», spiega il ricercatore. «Oltre a questo abbiamo cercato di dare alle plastiche biodegradabili nuove proprietà, dette multifunzionali: abbiamo cioè creato materiali cosiddetti intelligenti in grado di rispondere in maniera selettiva a precisi stimoli esterni. Ad esempio, materiali con proprietà di conducibilità elettrica, che possono essere utilizzati come riscaldatori, oppure materiali per il settore medico-diagnostico».

Proprietà multifunzionali
Sul mercato si stanno già affacciando, almeno nel packaging, prodotti bio a base di acido polilattico che contengono cariche nanostrutturate per garantire maggiore rigidezza e resistenza. «Spesso li utilizziamo senza saperlo. La vera sfida, però, sarà quella di creare prodotti con proprietà multifunzionali, che oggi non si trovano nelle plastiche tradizionali», conclude Dorigato.

Fonte: Corriere della Sera


Leggi anche

Refitech Composite Solutions innova i propri processi produttivi, installando una macchina CNC a cinque assi per la finitura di componenti compositi, che si aggiunge ai sistemi già operativi a tre assi. La nuova strumentazione consentirà di eseguire la lavorazione di forme 3D ancora più complesse in modo completamente automatico, ad alta velocità, garantendo una qualità elevata e una riproducibilità perfetta, in vista dei volumi di serie….

Leggi tutto…

Tim Young, Head of Sustainability del National Composites Centre, ha illustrato a “The Engineer” i risultati di una ricerca realizzata dall’istituto che fornisce una panoramica delle possibilità di introdurre soluzioni basate sulla chimica nella supply chain dei compositi nel Regno Unito, al fine di garantire la sostenibilità nel settore….

Leggi tutto…

Il National Composites Center (NCC) sta promuovendo un progetto industriale congiunto (JIP) che affronterà la sfida del benchmarking delle prestazioni di permeabilità dei tubi compositi termoplastici (TCP) per la distribuzione dell’idrogeno. L’obiettivo verrà raggiunto attraverso la produzione di campioni di tubi standardizzati, che costituiranno un database di misurazione della capacità del rivestimento e del materiale di rinforzo….

Leggi tutto…

L’azienda belga Umbrosa sviluppa ombrelli e ombrelloni per esterni che, essendo utilizzati anche in ambienti costieri o boschivi, devono essere in grado di sopportare l’esposizione prolungata al vento forte, all’acqua salata, alle piogge e ai raggi solari. Per migliorare le prestazioni meccaniche dei propri prodotti, Umbrosa ha scelto di affidarsi ad Exel Composites che ha progettato nervature in compositi per ombrelli….

Leggi tutto…

The Italian automaker Pagani makes some of the world’s most exclusive hypercars. The chassis consists entirely of carbon-fiber parts. For cutting, Pagani has been relying on equipment from Swiss cutting-system manufacturer Zünd for more than 20 years. In 2015, Pagani installed its first cutting system Zünd G3 L-2500. The 2018 was the year of the second G3 L-2500….

Leggi tutto…