Il patto fra tutti i soggetti coinvolti, siglato lo scorso 13 dicembre, ha come obiettivo l’identificazione della Romagna Faentina come C-Hub, l’Hub dei materiali compositi, dove la C si riferisce ai materiali (carbonio, compositi, ceramica) la cui lavorazione è una specificità del territorio.
Il memorandum di intenti
Il documento, già presentato all’assessore regionale allo sviluppo economico e green economy Vincenzo Colla, prevede la creazione di un Tavolo permanente composto da:
- aziende
- enti di ricerca
- università.
Questo potrà contare sulla partecipazione di:
- vertici dell’Unione della Romagna Faentina, che sarà capofila del progetto
- Otello Valenti direttore risorse umane di Scuderia AlphaTauri spa
- Alessandra Sanson direttrice di Istec-Cnr Faenza.
Mentre Alessandra Folli, manager di Romagna Tech e di Fondazione Flaminia, si occuperà della segreteria operativa, in qualità di gestore del Tecnopolo.
La sottoscrizione dell’accordo decreta l’avvio di un percorso sinergico fra pubblico e privato, tra industria e ricerca, per lo sviluppo di un ecosistema territoriale competitivo nel quale il contesto economico sociale tecnologico e creativo locale operano in connessione con un orizzonte di livello nazionale ed internazionale, istituendo un coordinamento tra gli attori coinvolti, definendo relazioni e reciproci impegni.
Le peculiarità del territorio
Nel faentino operano importanti realtà imprenditoriali attorno alle quali si è consolidata una rete di piccole e medie imprese e di realtà artigiane, dall’alto know-how tecnologico, che dà lavoro a circa un migliaio di addetti specializzati. Un sistema produttivo che fa parte delle principali catene internazionali del valore e che esporta più del 70% delle proprie lavorazioni.
A questo si aggiungono i Centri di ricerca e formazione altamente qualificati come il CNR, l’ENEA, l’Università di Bologna, che sono integrati nella rete dell’Alta Tecnologia della Regione Emilia-Romagna e in quella dei Tecnopoli regionali. Tutto ciò ha portato allo sviluppo di un sistema d’eccellenza nella lavorazione del carbonio, che affianca quello già consolidato della ceramica.
Da quest’ultimo hanno origine materiali ad alte prestazioni per numerose applicazioni: dall’energia all’edilizia, senza trascurare l’ambiente, la salute e la produzione industriale. I settori dell’automotive, del motorsport e dell’aerospazio, in particolare, presentano quote importanti di attività correlate alla produzione di materiali compositi avanzati, con un potenziale di sviluppo molto ampio.
Verso il futuro…
Tra gli obiettivi specifici del neocostituito Tavolo vi è quello di:
- riconoscere le specificità distintive del C-HUB nella realtà regionale più vasta
- consolidarne l’identità, attraverso la creazione di un brand che favorisca la sua capacità di attrarre investimenti pubblici e privati.
Si propone inoltre di diventare un interlocutore credibile e autorevole nei confronti delle istituzioni regionali e nazionali. I primi progetti concreti ai quali il C-Hub è chiamato a contribuire riguardano il rafforzamento della filiera formativa e la creazione di nuove infrastrutture di ricerca, che, in sinergia con la rete Alta Tecnologia Regionale, metta a sistema le competenze di tutti i soggetti coinvolti, anche tramite laboratori congiunti, elemento distintivo del C-HUB.