La società di veicoli ricreativi personali D-Fly (Londra, Regno Unito) ha recentemente presentato il suo hyperscooter elettrico Dragonfly che, grazie all’utilizzo di due motori da 550 watt, è in grado di raggiungere i 40 chilometri all’ora.
La scelta dei materiali
Per garantire la stabilità dello scooter, che ha un peso complessivo di 16,8 chilogrammi, è stato realizzato un ampio ponte in fibra di carbonio, materiale che:
- vanta un elevato rapporto resistenza–peso
- promuove una flessione naturale, pur mantenendo una rigidità ottimale.
La fabbricazione del ponte, ad opera di un’azienda partner di D-Fly specializzata in materiali compositi, ha comportato la stratificazione di fogli di fibra di carbonio 3K e l’inserimento di un nucleo in schiuma in uno strumento a doppia cavità.
Il processo di produzione
Prima di tutto viene introdotta la resina e il ponte viene consolidato tramite calore e pressione. Successivamente vengono progettati i canali compositi all’interno del ponte, che consentono ai cavi elettrici di fluire attraverso di esso per collegare luci posteriori e sensori. Dopo lo stampaggio, la struttura viene quindi rifilata, lucidata e completata con il suo rivestimento esterno. Infine, il nastro adesivo viene applicato sulla parte superiore del ponte, prima che questo venga assemblato con le sue parti complementari.
Oltre al ponte, anche i parafanghi dello scooter sono disponibili in fibra di carbonio.
Alla conquista del mercato
Attualmente Dragonfly è già presente sul mercato in due versioni:
- la DF urbana, per una guida fluida in centri abitati o parchi cittadini
- la DFX offroad, dotata di parafanghi e paramani più larghi per l’uso su terreni difficili.
“Il settore della mobilità urbana è in piena espansione. – afferma Jez Williman, CEO di D-Fly Group – Per questo motivo ci siamo resi conto della necessità di un prodotto più avanzato e di alta qualità che inaugurasse una nuova era della mobilità elettrica. Con Dragonfly, crediamo di aver creato qualcosa che cambierà per sempre il modo in cui le persone si muovono nelle città“.