Gli studi per l’uso dei compositi in basalto nell’energetico

Uno studio congiunto della North China Electric Power University indaga le potenzialità dell’impiego dei compositi in basalto per generare energia pulita da tecnologie più sostenibili. Queste fibre, per composizione minerale e proprietà di fusione, offrono prestazioni complete e sono più eco-compatibili rispetto a parte dei materiali usati tradizionalmente nelle centrali e nelle reti elettriche.

Innanzitutto queste fibre derivano da minerali di basalto presenti in natura, lavorati con fusione e trafilatura a temperature elevate. Durante la fabbricazione e poi l’utilizzo non emettono gas serra nocivi e non presentano tossicità per l’uomo o per l’ambiente.

Paragonate alle fibre di carbonio, le fibre di basalto hanno un costo inferiore. Per i loro vantaggi sono state ampiamente studiate per le applicazioni nell’industria aerospaziale, nel comparto edile, navale e petrolchimico. Le fibre in basalto presentano anche proprietà meccaniche migliori delle fibre in vetro, comunemente nell’industria energetica per la produzione di apparecchiature elettriche come conduttori, bracci trasversali e tiranti isolati.

I problemi della fibra in vetro

L’aumento dei voltaggi e delle capacità dei generatori, tuttavia, richiede oggi componenti che i compositi in fibra di vetro non possono più soddisfare adeguatamente, per il loro basso modulo di elasticità.

La loro natura fragile li rende poi vulnerabili alle screpolature e a un rapido deterioramento in ambienti umidi e caldi: la corrosione di questi compositi può limitare gravemente l’efficienza e la tenuta di parti delle centrali elettriche. È inoltre dimostrato che le componenti in fibra di vetro portano anche a guasti più frequenti nelle turbine eoliche, necessitando perciò di continua manutenzione.

I vantaggi della fibra in basalto

Le fibre di basalto, viceversa, presentano:

  • una maggiore resistenza alla fatica e alla corrosione
  • un modulo di elasticità più elevato
  • un peso ridotto
  • un minor consumo di energia

Prima di prenderle in considerazione però per un’applicazione commerciale diffusa nel comparto energetico, occorre rendere più stabili questi compositi. Ciò è possibile standardizzandone la produzione anche attraverso l’impiego di macchinari avanzati.

 

La produzione in Ucraina e la leadership cinese

Solo dalla metà degli anni ’80 infatti è iniziata la produzione industriale di fibre di basalto in Ucraina. Con processi di produzione, partiti per tentativi, allora scadenti, a fronte di una domanda di energia già elevata e su infrastrutture complesse da gestire. Progressi nell’efficienza della produzione e negli equipaggiamenti sono stati compiuti negli anni ’90. Ma dal 2000 è soprattutto la Cina, seguita dalla Russia, ad avere un ruolo chiave nella ricerca e nella produzione delle fibre di basalto.

Il nuovo studio accademico dalla Cina analizza a fondo la composizione e le proprietà delle fibre di basalto, i processi per la produzione e l’utilizzo. L’obbiettivo è di accelerare l’assorbimento di questo composito nel comparto dell’energia green. I ricercatori raccomandano ulteriori studi sui suoi meccanismi di formazione e sulle strategie per la stabilizzazione, in modo da poter sfruttare le proprietà vantaggiose delle fibre in basalto. 

 


Leggi anche

Lo scorso 20 febbraio si è svolta la prima riunione operativa del consorzio alla guida di REFRESH (Smart dismantling, sorting and REcycling of glass Fiber Reinforced composite from wind power Sector through Holistic approach), un progetto finanziato dall’UE, che punta a sviluppare un nuovo sistema circolare per il riciclaggio dei compositi rinforzati con fibra di vetro derivati dalle pale delle turbine eoliche. …

Leggi tutto…

Il Ministero Federale per gli affari economici e l’azione per il clima, nell’ambito del programma “Rafforzare le dinamiche di trasformazione energetica nella regione del carbone e nelle località delle centrali elettriche”, ha stanziato quasi sei milioni di euro per sostenere l’Università tecnologica di Chemnitz nella creazione e nell’espansione della Carbon LabFactory, un’infrastruttura di ricerca per le fibre di carbonio ecologiche. …

Leggi tutto…

L’intelligenza artificiale dà vita ad un processo di produzione di compositi basato su un approccio digital twin, che sfrutta l’apprendimento automatico (ML) dato dai big data per elaborare un gemello digitale da utilizzare nel processo di produzione delle lame. Questo framework ML è in grado di fornire un riscontro in tempo reale, riducendo il rischio di difetti e azzerando i costi di produzione dei prototipi fisici. …

Leggi tutto…

I ricercatori dell’Indian Institute of Technology (IIT) Mandi hanno sviluppato un metodo rapido e sostenibile per il riciclaggio dei materiali compositi utilizzati nel settore delle turbine eoliche. Questa tecnologia ha un impatto ambientale nettamente inferiore rispetto alle metodologie di smaltimento tradizionali e porterà un profondo cambiamento in un comparto che già da tempo si sta orientando verso l’economia circolare. …

Leggi tutto…

La corsa verso gli obiettivi europei di neutralità climatica e la scelta di una strategia inclusiva in materia di transizione ecologica e digitale, sono stati gli argomenti al centro dell’European SDG Summit, che si è svolto online, dal 10 al 12 ottobre scorsi, e ha visto la partecipazione di oltre cento relatori, in rappresentanza delle istituzioni europee, delle realtà industriali e della società civile. …

Leggi tutto…