L’Università Chemnitz riceve un finanziamento federale per sviluppare fibre di carbonio “verdi”

L’attuale produzione industriale di fibre di carbonio si basa in gran parte su materiali petrolchimici e processi ad alta intensità energetica. In futuro, la Chemnitz University of Technology assumerà un ruolo chiave nello sviluppo di una catena del valore per i materiali in carbonio, basata sull’utilizzo di materie prime sostenibili, come la cellulosa, in combinazione con fonti rinnovabili, come l’energia solare e l’idrogeno “verde”. Questi metodi saranno testati utilizzando dimostratori tecnologici.

 
Nuove frontiere della ricerca

Nel progetto, che ha sede presso la cattedra di strutture leggere/tecnologia dei polimeri, sotto la guida del Prof. Lothar Kroll, è coinvolto anche il Fraunhofer Institute for Applied Polymer Research (IAP) di Potsdam. L’intera catena del valore, che va dall’estrazione delle materie prime alla creazione di strutture e sistemi su scala di linea pilota, è oggetto di ricerca nell’ambito del Carbon LabFactory e del progetto InnoCarbEnergy, per la quale l’ateneo ha ricevuto una sovvenzione di 5,87 milioni di euro dall’Ufficio federale tedesco per gli affari economici e il controllo delle esportazioni (BAFA).

 

Un primato europeo assoluto

La Carbon LabFactory come filiale della Chemnitz University of Technology a Boxberg/Alta Lusazia può essere considerata un nucleo produttivo importante per l’insediamento di aziende in Lusazia al fine di sostenere la transizione energetica della regione dall’economia del carbone ad una bioeconomia, basata sull’impiego di tecnologie di costruzione leggera. Chemnitz University of Technology è uno dei pionieri mondiali in questo campo. Strutture comparabili esistono solo negli Stati Uniti e in Australia.

 

Dallo studio all’applicazione

Il team di progetto guidato dal Prof. Dr. Lothar Kroll si è prefissato l’obiettivo di dare vita a nuove strutture leggere e prodotti del futuro, nonché di sviluppare processi, collaborazioni e progetti di accompagnamento che portino in breve tempo alla maturità del mercato.

Le fibre di carbonio “verdi” ottenute dopo i test di base – in particolare all’interno del Cluster of Excellence MERGE – potranno trovare impiego in numerose applicazioni. L’attenzione si concentrerà principalmente su:

  • tessuti tecnici
  • lavorazione della plastica
  • tecnologie ad alta intensità in fibra di carbonio.

 


Leggi anche

La corsa verso gli obiettivi europei di neutralità climatica e la scelta di una strategia inclusiva in materia di transizione ecologica e digitale, sono stati gli argomenti al centro dell’European SDG Summit, che si è svolto online, dal 10 al 12 ottobre scorsi, e ha visto la partecipazione di oltre cento relatori, in rappresentanza delle istituzioni europee, delle realtà industriali e della società civile. …

Leggi tutto…

I crescenti investimenti in energie rinnovabili hanno stimolato la domanda di turbine eoliche e di pale che le alimentino. Per rispondere a questa esigenza del mercato è inevitabile fare i conti con il prezzo della balsa, il legno forte e leggero che viene inserito tra GFRP per creare pale eoliche, che oggi è insostenibile. Diversi produttori hanno iniziato ad usare polietilene tereftalato (PET) e schiuma di cloruro di polivinile (PVC) nelle punte delle lame, ma per fornire modulo di taglio per la sezione della radice della lama la balsa è ancora indispensabile. …

Leggi tutto…

La passerella, lunga 6 metri e larga 2, è stata progettata da Re-Wind Network, un gruppo di ricercatori provenienti da prestigiose università europee e americane. Le travi portanti sono state realizzate utilizzando le lame di due pale eoliche dismesse. …

Leggi tutto…

Una ricerca accademica dalla Cina analizza l’impiego della fibra in basalto per energia pulita da centrali più sostenibili. Questi compositi non emettono gas serra nocivi e non presentano tossicità per l’uomo o per l’ambiente. Le proprietà meccaniche sono migliori della fibra in vetro comunemente utilizzata per le apparecchiature elettriche….

Leggi tutto…

La partnership tra la startup milanese Levante e l’azienda Advanced Composites Solutions (ACS) ha prodotto un pannello solare portatile, riciclato e rinnovabile, con scarti di fibra di carbonio dalla produzione di automobili. Il prototipo, da brevettare, è ideale per alimentare mezzi come camper e barche. Il progetto ha vinto a giugno il Best Practices Award 2022 per l’innovazione….

Leggi tutto…