I materiali compositi al servizio dell’economia circolare

La corsa verso gli obiettivi europei di neutralità climatica e la scelta di una strategia inclusiva in materia di transizione ecologica e digitale, sono stati gli argomenti al centro dell’European SDG Summit. L’evento, che si è svolto online dal 10 al 12 ottobre scorsi, ha visto la partecipazione di oltre cento relatori, in rappresentanza delle istituzioni europee, delle realtà industriali e della società civile.

 

Nel corso dell’evento è stato illustrato il paper BlueprintCreating a sustainable and competitive economy for the European composites industry”, uno studio realizzato da Leonardo e CSR Europe, con la collaborazione di Bax & Company, che ha l’obiettivo di approfondire le potenzialità dei compositi in vari settori, soprattutto quello aerospaziale, in un’ottica di economia circolare. Il progetto mette anche a fuoco le prospettive di sviluppo e di utilizzo di questi materiali per la transizione industriale green.

 

Più leggerezza vuol dire meno costi

Solo nel settore aerospaziale, i materiali compositi che sono stati utilizzati al posto delle leghe di alluminio tradizionali, hanno consentito di ridurre il peso dei velivoli del 20%. Ciò si traduce in un risparmio di carburante del 10-15% circa, con un conseguente abbattimento delle emissioni di gas serra pari al 20%. Dati che si inseriscono in un mercato, quello dei materiali compositi, il cui controvalore globale, nel 2018, era pari a 13,45 miliardi di euro e che probabilmente raggiungerà i 27,3 miliardi di euro entro il 2026.

 

Parola d’ordine: sostenibilità

Le performance dei compositi hanno provocato un incremento del loro impiego e, conseguentemente, della produzione di rifiuti. Si stima che, entro il 2025, solo in Europa, verranno generate circa 680 mila tonnellate di scarti da questo tipo di materiali, con una capacità impiantistica di recupero di 100 mila tonnellate. Ciò rappresenta un’occasione per attivare modelli di economia circolare basati sul riciclo.

L’accelerazione della transizione green, da sempre al centro delle strategie industriali, oggi assume una maggiore rilevanza, dato anche il bisogno della UE di essere sempre più indipendente per ciò che riguarda l’approvvigionamento di risorse.

 

Le caratteristiche dei materiali al centro della ricerca

L’innovazione dei processi produttivi, lo sviluppo di tecnologie a basso impatto ambientale e l’adozione di un approccio di economia circolare su tutta la catena del valore saranno le basi da cui potrà nascere il cambiamento necessario.

In questo frangente, il Blueprint sui compositi contribuisce alla messa in atto di una strategia di impiego efficiente delle risorse. Il documento fornisce un’analisi minuziosa dei compositi (tipologia, tecniche di produzione, ambiti di utilizzo) e ne illustra lo stato di avanzamento in termini di circolarità. Un primo passo che ha lo scopo di coinvolgere gli stakeholder dei principali settori produttivi nello sviluppo di una catena del valore competitiva e sostenibile.

 


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