Grazie ad un rapporto resistenza/peso superiore a quello delle leghe metalliche, i compositi leggeri consentono di produrre velivoli maneggevoli ed efficienti dal punto di vista del consumo di carburante. Questi materiali, tuttavia, sono attualmente sottoutilizzati nell’industria aerospaziale, dato che il loro incollaggio rapido è un procedimento piuttosto impegnativo.
Per far sì che il legame tra i componenti sia forte e durevole, infatti, è necessario preparare accuratamente la superficie di adesione, operazione che al momento viene svolta con l’impiego di tecniche particolarmente laboriose, che determinano un drastico aumento dei costi di processo.
La soluzione proposta dal consorzio
Il Controlled Polymer Ablation (CPA) è un nuovo trattamento superficiale, sviluppato e brevettato da Plasma Bound, che verrà applicato prima dell’incollaggio di materiali compositi leggeri. Questo processo automatizzato e altamente ripetibile, prototipato con successo da ÉireComposites, rimuove selettivamente lo strato superiore del polimero mediante ablazione al plasma, con un apporto termico minimo e senza danneggiare il rinforzo in fibra.
Il contributo del mondo accademico
TU Dublin (CREST), terzo partner di questo team, metterà a disposizione del consorzio la sua solida esperienza in materia di test sui materiali e di caratterizzazione delle superfici. CREST valuterà i benefici della tecnologia CPA rispetto alle tecniche tradizionali di preparazione delle superfici e dimostrerà ripetibilità, affidabilità e sostenibilità del processo.
Vantaggi per l’industria aerospaziale
Lo sviluppo di questo processo di ablazione al plasma rimuoverà un ostacolo significativo all’utilizzo di compositi leggeri in più aree del processo di produzione, genererà un’importante crescita economica in tutte le regioni dell’Irlanda e creerà posti di lavoro di alta qualità per persone qualificate che vivono nelle regioni rurali.