La macchina multifunzionale FRIMO per interni auto


Four in one – la macchina multifunzionale FRIMO

Per ottimizzare lo stile degli interni delle vetture, si fa uso dei più diversi materiali e delle più diversificate tecnologie di lavorazione. Si può trattare di laminati plastici già goffrati o la cui goffratura viene realizzata soltanto durante il processo di formatura. Ulteriori alternative sono costituite   dalla cosiddetta pelle slush in PVC oppure da gusci spruzzati in poliuretano. Nella fascia alta del mercato si fa uso di pelle o similpelle.

Come fornitore di sistema partner, FRIMO accompagna i propri clienti dal primo concetto fino all’impianto “chiavi in mano”. Oltre alle soluzioni altamente specializzate, cresce costantemente anche la richiesta di sistemi produttivi altamente flessibili, in particolare per le produzioni di medi e bassi volumi. Con la sua Multi Purpose Machine (MPM), un impianto ideale per le più diverse tecnologie, FRIMO ha introdotto sul mercato un concetto innovativo, già utilizzabile   per le   produzione di   serie. Questo impianto multifunzionale offre ai clienti un’elevata flessibilità in condizioni di investimenti relativamente bassi. Viene così   soddisfatta   l’esigenza dei fornitori di interni vetture che devono poter reagire alla sempre crescente varietà di modelli con diverse tipologie di allestimenti nonché alla durata sempre inferiore dei modelli stessi.

Tutto in una sola macchina – compatta, multifunzione, flessibile.

Se in passato erano necessarie macchine o impianti separati per il rivestimento sotto vuoto, il press covering, la risvoltatura e il rivestimento con ausilio di scanalature, queste tecnologie di produzione possono ora essere realizzate con l’ausilio di una sola macchina di base, compatta e a struttura modulare. La MPM è stata concepita in primo luogo per componenti di piccole e medie dimensioni, quali pannelli porta, appoggiabraccia o coperchi per mobiletti.

Per la sostituzione degli utensili, l’impianto offre una soluzione completamente automatica e può lavorare sia con materiali in rotoli che in lastre. Grazie al proprio PLC, gli utensili offrono un sistema intelligente con il quale è possibile un cambio completo del componente e del processo pressoché al primo colpo. Il robot integrato cambia, in modalità completamente automatica, utensili con un peso fino a 400 kg e garantisce una straordinaria flessibilità con tempi molto ridotti di sostituzione delle attrezzature. In questo modo, la MPM può essere convertita da un componente all’altro o addirittura da un processo all’altro senza che sia necessario alcun intervento manuale da parte dell’operatore.

La MPM a struttura modulare è costituita da una macchina di base standard, la quale può essere integrata con ulteriori componenti a seconda delle specifiche esigenze, e può essere adattate alle particolari richieste del cliente in modo semplice ed economico. I compiti specifici che possono essere realizzati dalla Multi Purpose Machine sono definiti dai progettisti di FRIMO in collaborazione con il cliente, in funzione delle specifiche esigenze di quest’ultimo. In questo modo è possibile applicare le tecniche di press covering e di risvoltatura già con la macchina di base. Il riscaldamento del laminato viene aggiunto soltanto nel caso in cui si debba utilizzare anche il rivestimento sotto vuoto. Ulteriori possibili ampliamenti sono rappresentati, ad esempio, dal cosiddetto Inmold Graining, cosi come nonché dallo srotolamento in automantico dei laminati, o dalla sistemazione delle attrezzature in appositi scaffalature e molto altro ancora. Unico limite nell’impiego della MPM: sebbene l’impianto sia estremamente flessibile, si è ancora ben distanti dalla generazione di linee di produzione altamente produttive. Per questo motivo si tratta di una perfetta integrazione agli impianti di produzione FRIMO, ideale per le serie di 50, 100 o 150 pezzi al girono.

Il concetto MPM è inoltre un’opzione ideale anche per i clienti che, nel contesto di una realizzazione graduale del progetto, inizino con una macchina e che desiderino poi ampliare la produzione in un secondo momento con ulteriori unità nel corso del vita del progetto. In tal senso, una MPM può essere integrata da una seconda macchina quando si verifica una salita produttiva. Le due macchine risultano in questo modo quasi collegate “in serie”. Grazie al fatto che ogni sistema espleta una particolare fase del processo in oggetto, non è necessaria alcuna conversione durante la produzione. Questo può incrementare considerevolmente la capacità produttiva dell’intero impianto.


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