Una volta ultimati, i compositi a sandwich saranno una valida alternativa a quelli a nido d’ape Nomex, i quali – spiega il Dr. Xuebao Lin, ricercatore responsabile dello studio – sono costituiti da diversi materiali incollati con un forte adesivo ed è molto difficile separarli. Tali strutture composite sono, quindi, quasi impossibili da riciclare o riutilizzare e dopo la loro vita di servizio diventano rifiuti, che vengono bruciati o sepolti.
Parola d’ordine: sostenibilità
I ricercatori del gruppo del Dr. Lin hanno dimostrato, invece, che i materiali ai quali stanno lavorando non solo sono completamente riciclabili, ma anche che il loro processo di recupero può essere estremamente semplice ed economico.
Lo studio sulla creazione di materiali ecocompatibili è solo uno dei contributi che IMDEA Material sta dando al raggiungimento degli obiettivi stabiliti nel Piano d’azione per l’economia circolare della Commissione europea e nel Green New Deal.
Ecologia, ma non solo
Oltre ad avere un bassissimo impatto ambientale, i nuovi compositi a sandwich offriranno all’industria una serie di vantaggi in termini di performance e sicurezza.
Il Dr. Lin, infatti, ha fatto parte del gruppo di ricerca sui polimeri e sui ritardanti di fiamma dell’Istituto guidato dal Prof. Dr. De-Yi Wang, portando avanti una serie di progetti relativi al miglioramento della resistenza al fuoco dei materiali.
Forte di questa esperienza, oggi è in grado di elaborare compositi che non siano solamente sostenibili, ma vantino anche qualità funzionali come la leggerezza, la flessibilità e un’alta resistenza alla propagazione del fuoco.