Roding R1: superleggera elaborata


Il carbonio è uno dei must dell’industria automobilistica quando si parla di supercar. Per ragioni che tutti conosciamo, non ultima la leggerezza. Roding è un’azienda tedesca, con sede nell’omonima cittadina, specializzata nel disegnare e produrre strutture ultralight che, nel 2012, ha lanciato la sua piccola hypercar, la Roding R1, e adesso ne ha assemblata un’esclusiva versione con l’aiuto del tuner Dähler da 450 cv.

Telaio e scocca
La culla centrale della Roding R1 è in fibra di carbonio, compreso il giro del lunotto, un po’ come avviene per la Lamborghini Aventador. Poi ci sono telai tetti in alluminio e acciaio per l’asse anteriore e posteriore. Il peso complessivo del telaio completo è di circa 120 kg, quello dell’auto fatta e finita di 950 kg. La lunghezza è di 4.1 m, il passo 2.5 e l’altezza 1.19 m. Il tetto asportabile è sempre in carbonio.

Motore e trasmissione
Posizionato centralmente, c’è un motore d’origine Bmw, 6 cilindri in linea turbo, da 320 cv e 450 Nm, di base. Ma questa evoluzione tuning lo porta a 408, primo step, o 450, secondo step, con 540 o 620 Nm di coppia rispettivamente. La trasmissione è manuale a sei rapporti accoppiata a un differenziale autobloccante a slittamento limitato. Le prestazioni della R1 sono da vera supercar, con lo 0-100 bruciato in soli 3,9 secondi, già nella versione originale.

Versione da tuner
Oltre alle modifiche al motore, riguardanti soprattutto la centralina, il tuner tedesco ha voluto dare una rinfrescata al look, con pneumatici ribassati, terminali di scarico nuovi, fari Led e freni a sei pistoncini anteriori. Con l’elaborazione da 450 cv significa avere un rapporto peso potenza notevole: 2,1 kg/cv, da vera hypercar.


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