I veicoli alimentati a idrogeno richiedono serbatoi speciali che, oltre a rispettare rigidi standard tecnici di sicurezza e prestazioni, devono essere compatibili con la produzione di massa e rispettosi dell’ambiente. Il progetto THOR (Thermoplastic Hydrogen Tanks Optimized and Recyclable) è stato avviato proprio con l’obiettivo di sviluppare un serbatoio a pressione composito termoplastico per lo stoccaggio dell’idrogeno, che potesse essere prodotto in serie e riciclato a fine vita.
Un’impresa ambiziosa
Quando è stato lanciato il progetto, nel 2019, sul mercato erano disponibili solo pochi materiali termoplastici adatti allo scopo. Il consorzio formato Faurecia, Air Liquide, RINA – CSM, SIRRIS, CNRS Prime e Cetim, ha messo quindi in gioco tutto il proprio know how per ciò che riguarda l’intera catena di approvvigionamento e stoccaggio dell’idrogeno, dallo sviluppatore tecnologico fino al produttore industriale oltre all’utente finale.
Cetim, in particolare, ha contribuito al progetto con le sue competenze tecniche relative agli aspetti materiali (sviluppo della filiera materiale/prodotto/processo, caratterizzazione dei nastri, implementazione di strumenti specifici…) nonchè di progettazione, fabbricazione e riciclabilità dei serbatoi.
I finanziamenti dell’UE
Questo progetto è stato sovvenzionato dai fondi dell’impresa comune Fuel Cells and Hydrogen 2 (ora Clean Hydrogen Partnership) nell’ambito della convenzione numero 826262 del programma europeo di ricerca e innovazione Horizon 2020.
Tra il 2019 e il 2022, in collaborazione con AFPT, sono stati prodotti 15 serbatoi in materiale termoplastico, inclusi i due di riferimento che hanno resistito a pressioni di scoppio di circa 1.500 bar. Dopo questi primi test conclusivi, Cetim ha investito in una nuova macchina ottimizzata per la produzione di serbatoi termoplastici, che è in funzione dall’inizio del 2023.