ll merito è dell’ultimo prodotto Airbus: l’A350-900 Ulr (Ultra Long Range), realizzato interamente in materiali compositi e capace di una autonomia chilometrica di 18.000 km e oraria di oltre 20 ore.
Il velivolo è un bimotore turbofan Rolls-Royce a basso consumo di carburante, ad ala bassa e a fusoliera larga. A differenza dell’A350 Xwb ha a disposizione un sistema di alimentazione modificato che, senza l’aggiunta di ulteriori serbatoi, permette di imbarcare 24 000 litri di carburante in più. Inoltre, grazie ad una accurata ottimizzazione aerodinamica che ha portato anche ad un aumento di superficie delle winglets (le piccole appendici verticali che vengono installate all’estremità dell’ala), il peso massimo al decollo è stato aumentato a 280 tonnellate.
Come per tutti i modelli della famiglia A350, il nuovo Ultra Long Range dispone di una cabina più ampia che fornisce uno spazio maggiore ai passeggeri e garantisce livelli di rumorosità interni più bassi di qualsiasi altro aeromobile a due navate. Inoltre, come riportato sul sito del colosso europeo, è pressurizzata ad un’altitudine equivalente di 1.800 metri sul livello del mare (contro i 2.000 m slm degli altri velivoli) e, combinando il tutto con un sistema di condizionamento senza correnti d’aria, si ha un ambiente meno asciutto che permette di ridurre l’affaticamento del passeggero.
L’Airbus A350-900 Ulr permette di collegare le principali destinazioni di tutto il mondo senza scali tecnici, diminuendo sensibilmente la durata dei trasferimenti. Gli apparecchi ordinati fino ad ora sono 67, di cui 7 solo dalla Singapore Airlines, che intende ridistribuirli su rotte non-stop anche per Los Angeles e San Francisco. Complessivamente, per la famiglia A350, la società europea ha ricevuto quasi 900 ordini a riprova del fatto che si tratta di uno dei velivoli di maggior successo di sempre, grazie alla scelta di utilizzare unicamente materiali compositi.
