Il CEO di SpaceX Elon Musk ha dichiarato che la compagnia ha finalmente scoperto il motivo per cui Falcon 9 è esploso. È stato l’enigma più complesso a cui i team della start-up hanno dovuto trovare una soluzione, ma sembra che adesso che il problema è noto sarà possibile rimettere in moto le operazioni e far volare di nuovo la start-up già a partire dalla metà del mese di dicembre. La rivelazione è stata fatta alla CNBC venerdì, dove Musk ha detto che “si è trattato fondamentalmente di problemi relativi ad una combinazione di elio liquido, materiali compositi avanzati in fibra di carbonio e ossigeno solido. Ossigeno così freddo da entrare in una fase solida”. Cosa significa questa affermazione? Il CEO della start-up aveva dato qualche indicazione in passato al National Reconnaissance Office. Secondo un testo ottenuto da Space News Musk sosteneva che l’ossigeno liquido sopraffuso utilizzato come carburante era diventato talmente freddo da trasformarsi allo stato solido. Qualcosa che non dovrebbe accadere. In questo stato l’ossigeno solido potrebbe aver avuto una reazione inaspettata con un altro pezzo, uno dei recipienti a pressione contenenti elio liquido. Tre di questi recipienti risiedono dentro il serbatoio di ossigeno sopraffuso, e servono a riempire e pressurizzare lo spazio vuoto lasciato dal carburante consumato dal razzo. I recipienti sono inoltre avvolti da uno strato di materiale composito in fibra di carbonio che ha provocato una reazione incendiaria con l’ossigeno solido, scatenando l’esplosione che ha distrutto il razzo e mandato in fumo l’intera operazione. Musk non ha rivelato molti nuovi dettagli e probabilmente non ci saranno altre occasioni per un approfondimento. SpaceX si è infatti rifiutata di offrire ulteriori chiarimenti sul caso e sulle affermazioni recentemente diffuse da Elon Musk ai microfoni di CNBC. Inoltre non è del tutto chiaro quello che ha causato la solidificazione dell’ossigeno e, secondo alcune speculazioni fatte dal New York Times, è possibile che sia stato l’elio liquido a congelare l’ossigeno e solidificarlo. L’elio liquido è possibile a -270°C circa, una temperatura molto più bassa rispetto ai -200°C circa dell’ossigeno utilizzato come carburante da SpaceX, il quale si solidifica a circa -220°C. A questo punto non è facile capire come la compagnia riuscirà ad arginare eventuali nuovi casi di incendio derivanti dallo stesso fenomeno. Nonostante ciò SpaceX sembra fiduciosa del fatto che riprenderà i voli entro la fine dell’anno, e in base ai risultati delle prime indagini sull’esplosione cercherà di migliorare l’affidabilità del processo di rifornimento di elio in modo da ridurre ulteriormente il ripresentarsi del fenomeno.
