Aggressiva. Filante. Leggera come un levriero, ma con tanti cavalli da sbrigliare. Non è fatta per tutti, perché pochi saprebbero dominarla. È assemblata a mano nella materia di cui sono fatti i sogni di chi corre: la fibra di carbonio. La HP4 Race è stata presentata a EICMA 2016 con l’etichetta di concept, ma probabilmente la vedremo in pista già nella seconda metà del 2017, e sarà la risposta lampante della Casa di Monaco in fatto di supersportive d’alto rango. Un ristrettissimo club di superbike, vere e proprie fuoriserie realizzate con materiali e tecnologia allo stato dell’arte. Oggetti di design in movimento, capaci di prestazioni superlative. Nello stand di BMW Motorrad del Salone di Milano ha rapito l’immaginazione di migliaia di appassionati. Mai si era vista una BMW così. Carbonio ovunque: cupolino, carene, codino, ma soprattutto telaio e cerchi. Anche senza dati alla mano, la proporzione fra la leggerezza della ciclistica e la potenza del motore quattro cilindri lascia presagire un risultato strepitoso. Non è un caso che arrivi da BMW Motorrad, che vanta nella sua gamma la S 1000 RR campione del mondo della Superstock 1000, trionfatrice al Tourist Trophy dell’Isola di Man e richiestissima dai piloti “privati”. Grazie alla leggerezza e alla rigidità del materiale, l’utilizzo esteso della fibra composita è comune per le sovrastrutture delle moto da corsa e nelle sportive top di gamma. Raramente però è previsto sulla ciclistica: è una raffinatezza riservata di solito alle Superbike e alle MotoGP. Non è ancora stato deciso quando la versione finale della HP4 Race corrisponderà al concept visto a EICMA. In ogni caso il grande capo di BMW Motorrad, l’amministratore delegato Stephan Schaller, si è espresso con certezza: “La HP4 Race sarà costruita con i cerchi e il telaio realizzati interamente in carbonio, come nel modello esposto. Ulteriori dettagli saranno pubblicati la prossima primavera”.
