Jec Innovation Award a +Lab per la stampa 3D


La recente ricerca di +Lab si è concentrata principalmente su un sistema, composto da un braccio robotico, in grado di depositare e produrre additivamente strutture in 3D usando materiali di fibra composita continua e sul lancio del portale 3Dprintingcomposites.xyz. La ricerca sui compositi a fibra continua si basa su una tecnologia additiva brevettata che porta il nome di “Continuous Fiber Composites Smart Manufacturing”, capace di elaborare fibra continua per costruire prodotti che richiedono un peso leggero e prestazioni elevate, come barche, componenti aeronautici o parti di autoveicoli.
Il progetto si concentra sulla creazione di un sistema di 3D printing in grado di elaborare materiali compositi con una matrice termoindurente per tutti i settori e campi di applicazione che richiedono prestazioni elevate, forma complessa e personalizzazione estrema. Le linee di ricerca si basano sullo sviluppo di tecnologie di produzione e tecniche di smart slicing per stampare materiali compositi in fibra continua e corta avendo un controllo preciso su forma, densità della fibra e orientamento.
Il 3D printing dei materiali compositi è una sezione del +LAB. Diretto dalla professoressa Marinella Levi, si tratta del primo laboratorio di produzione additiva del Politecnico di Milano, situato presso il dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica “Giulio Natta”. La linea di ricerca sui materiali compositi a fibre corte e sui nanocompositi è un’evoluzione del sistema “Liquid Deposition Modeling”: si tratta di una tecnologia che consente la stampa 3D di materiali allo stato liquido a temperatura ambiente, usando una testina di estrusione e un apparato di polimerizzazione.
Il team di +LAB formula resine termoindurenti acriliche, epossidiche e in poliestere con l’aggiunta di fibre corte, al fine di ottenere un tempo di curing estremamente rapido per produrre oggetti tridimensionali anche in ambienti a forma libera. Il team sta lavorando all’ottimizzazione del sistema per creare strutture intelligenti in cui l’anisotropia del processo e del materiale sono progettate per essere soluzioni di produzione ottimizzate.


Leggi anche

Il Fraunhofer Institute for Manufacturing Technology and Advanced Materials IFAM di Stade (Germania) sta sperimentando nuovi materiali e soluzioni di automazione per produrre velivoli più leggeri ed efficienti. Queste tecnologie rappresentano un passo decisivo sulla strada della sostenibilità, dato che ogni chilogrammo di peso risparmiato in un aereo passeggeri comporta una diminuzione del consumo di cherosene fino a 120 kg all’anno….

Leggi tutto…

La supply chain dell’Additive Manufacturing in scena dal 28 al 29 settembre 2023 nella cornice del Museo Alfa Romeo per la XI edizione del Convegno/Exhibition RM FORUM…

Leggi tutto…

Plataine, fornitore di soluzioni di AI e Industrial IIoT per l’ottimizzazione della produzione, ha intrapreso una collaborazione con l’Advanced Technologies Lab for Aerospace Systems (ATLAS), parte del National Institute for Aviation Research (NIAR) della Wichita State University, per esplorare le possibilità di evoluzione digitale dei processi di produzione di compositi avanzati, grazie all’analisi dei dati….

Leggi tutto…

Un consorzio composto dalle PMI ÉireComposites e Plasma Bound e dall’Università tecnologica di Dublino ha ottenuto un finanziamento governativo di 2,5 milioni di euro per il progetto Ad Astra, che ha l’obiettivo di promuovere l’adozione di materiali compositi leggeri in diverse fasi del processo produttivo dell’industria aerospaziale. Il lavoro sarà sostenuto nell’ambito del DTIF (DISRUPTIVE TECHNOLOGIES INNOVATION FUND) Call 5, guidato dal governo irlandese e da Enterprise Ireland….

Leggi tutto…

AIMPLAS e TNO hanno concluso il progetto ELIOT, che prevede una revisione completa delle tecnologie di riciclaggio per compositi e biocompositi. Durante i test sono stati valutati dodici metodi applicati a sei diversi materiali. La solvolisi e la pirolisi sono risultate le alternative più promettenti per la produzione su larga scala. La pirolisi, tuttavia, ha dimostrato di avere costi economici ed ambientali maggiori rispetto alla solvolisi, dal momento che genera il 17% in più di anidride carbonica e sviluppa il doppio del calore….

Leggi tutto…