I ricercatori dell’ateneo svedese hanno studiato le molteplici tipologie di fibre di carbonio presenti in commercio e selezionato quelle che hanno delle microstrutture di cristalli dalle buone proprietà elettrochimiche, capaci di funzionare come elettrodi in batterie agli ioni di litio. In particolare, si sono accorti che le fibre composte da cristalli più piccoli e poco orientati, nonostante siano meno rigidi, permettono una buona conduzione dell’energia elettrica. Al contrario, le microstrutture con cristalli più grandi e fortemente orientati hanno sì grandi livelli di rigidità, ma sono al contempo poco adatti al passaggio della corrente elettrica.
La sfida, dunque, è di trovare il giusto compromesso fra rigidità e capacità di conduzione. Grazie a questo studio si potrebbero aprire scenari interessanti per il mondo dell’automobilismo elettrico e anche per quello dell’aviazione a zero emissioni. In un prossimo futuro si potrebbero avere aerei o automobili elettrici alimentati dal loro stesso telaio in fibra di carbonio. Il che significa un notevole risparmio di peso e, quindi, una maggiore autonomia energetica.
Il veicolo, dotato di un telaio in fibra di carbonio, non sarebbe quindi semplicemente un elemento portante, ma fungerà anche da batteria. Sarà anche possibile utilizzare la fibra di carbonio per altri scopi, come la raccolta di energia cinetica, la realizzazione di sensori e conduttori di energia e dati: se tutte queste funzioni fossero parte di un’auto o di un velivolo, potrebbero contribuire a una riduzione del peso del 50%.
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https://www.chalmers.se/en/departments/ims/news/Pages/carbon-fibre-can-store-energy.aspx