Nuova soluzione per il riciclaggio dei materiali termoplastici per l’aeronautica

AIMPLAS, il Centro Tecnologico delle Materie Plastiche, in collaborazione con il centro TEKNIKER, ha proposto una soluzione innovativa al complesso problema della lavorazione dei materiali compositi a fine vita. Nell’ambito del progetto europeo SPARTA, infatti, ha sviluppato un processo per riciclare l’80% dei termoplastici ad alte prestazioni rinforzati con fibra di carbonio continua come il polieterchetonechetone (PEKK), utilizzando la deposizione automatizzata e il ritrattamento attraverso lo stampaggio a compressione.

 
Una rivoluzione sostenibile

I metodi di riciclaggio tradizionali dei compositi termoindurenti sono particolarmente energivori. Inoltre i materiali ottenuti attraverso procedimenti meccanici come la triturazione, la frammentazione elettrodinamica e il taglio laser hanno proprietà meccaniche inferiori.

Con la metodologia sviluppata da AIMPLAS, invece, i tempi di lavorazione si riducono fino al 50%, facendo diminuire anche il numero di passaggi necessari per recuperare i rifiuti e rilavorarli. Il metodo permette, inoltre, di ottenere risultati significativi rispetto alle proprietà meccaniche della mescola vergine, con una perdita di resistenza alla trazione e di elasticità inferiore al 10%. Il riutilizzo di tutti gli scarti e la conseguente riduzione della domanda di materiale vergine determina anche un contenimento delle emissioni di CO2 fino al 30%.

 

Nuove conoscenze per lo sviluppo del settore

Questo progetto è stato finanziato dal programma di ricerca e indagine Horizon 2020 dell’Unione Europea nell’ambito dell’iniziativa tecnologica congiunta Clean Sky 2 e della convenzione di sovvenzione numero 887073. Si è concluso con successo lo scorso ottobre, dopo due anni di ricerca.

I risultati sono stati condivisi in occasione di eventi di riferimento per i settori della tecnologia, dei materiali, dell’aerospazio e della difesa, come:

  • MetalMadrid
  • Aerospace & Defence Meetings
  • 20th European Conferenza sui materiali compositi (ECCM20)
  • il 16° Congresso spagnolo sui materiali CNMAT 2022
  • la 12ª Conferenza internazionale sull’innovazione nell’aviazione e nello spazio per aprire nuovi orizzonti (EASN).

 


Leggi anche

Plataine, fornitore di soluzioni di AI e Industrial IIoT per l’ottimizzazione della produzione, ha intrapreso una collaborazione con l’Advanced Technologies Lab for Aerospace Systems (ATLAS), parte del National Institute for Aviation Research (NIAR) della Wichita State University, per esplorare le possibilità di evoluzione digitale dei processi di produzione di compositi avanzati, grazie all’analisi dei dati….

Leggi tutto…

Un consorzio composto dalle PMI ÉireComposites e Plasma Bound e dall’Università tecnologica di Dublino ha ottenuto un finanziamento governativo di 2,5 milioni di euro per il progetto Ad Astra, che ha l’obiettivo di promuovere l’adozione di materiali compositi leggeri in diverse fasi del processo produttivo dell’industria aerospaziale. Il lavoro sarà sostenuto nell’ambito del DTIF (DISRUPTIVE TECHNOLOGIES INNOVATION FUND) Call 5, guidato dal governo irlandese e da Enterprise Ireland….

Leggi tutto…

AIMPLAS e TNO hanno concluso il progetto ELIOT, che prevede una revisione completa delle tecnologie di riciclaggio per compositi e biocompositi. Durante i test sono stati valutati dodici metodi applicati a sei diversi materiali. La solvolisi e la pirolisi sono risultate le alternative più promettenti per la produzione su larga scala. La pirolisi, tuttavia, ha dimostrato di avere costi economici ed ambientali maggiori rispetto alla solvolisi, dal momento che genera il 17% in più di anidride carbonica e sviluppa il doppio del calore….

Leggi tutto…

In occasione dell’evento JEC Forum ITALY – organizzato da JEC Group in collaborazione con Assocompositi – del prossimo 6-7 giugno 2023 a Bologna, Leonardo Spa terrà un intervento all’interno della sessione “Nuovi modelli per l’innovazione e nuove tecnologie”. Disponibile ora l’abstract dello speech!…

Leggi tutto…

Nell’ottica di rendere più sostenibile l’industria aerospaziale, i compositi a sandwich possono sostituire i termoindurenti tradizionali nella creazione di parti strutturali degli aerei, senza rinunciare alla resistenza in ambienti estremi o in situazioni di carico imprevisto. EconCore sta lavorando con Airbus, Fraunhofer e il Politecnico della Danimarca (DTU) alla realizzazione di un timone sostenibile per un aeromobile in compositi a nido d’ape….

Leggi tutto…