Processo di stampa 3D multi-metallica

Nascono negli Stati Uniti ,da una collaborazione fra Jet Propulsion Laboratory (JPL) della Nasa, California Institute of Technology (Caltech) e Pennsylvania State University, le stampanti 3D che trasformeranno i veicoli spaziali. Questa nuova tecnologia di stampa è l’unica a permettere di passare da una lega metallica ad un’altra in uno stesso oggetto, senza depositare strati di metalli diversi, grazie al laser che li fonderà tra loro. “In questo modo è possibile studiare il comportamento di molte leghe diverse, sperimentandone un grandissimo numero”, dichiara Peter Dillon, del JPL.
Con questi nuovi strumenti sarà possibile creare i componenti delle astronavi del futuro predisposte ad esplorare il Sistema Solare, oggi impossibili da costruire poiché richiedevano la combinazione di metalli diversi depositati in sottilissimi strati.
L’importanza della realizzazione è anche evidenziata dal fatto che è la prima volta che i materiali compositi di questo tipo vengono utilizzati per fabbricare oggetti che possono avere proprietà diverse, ad esempio a seconda del lato su cui viene utilizzato: un lato potrebbe avere un’alta temperatura di fusione e l’altro una bassa densità, un lato potrebbe essere magnetico e l’altro no. In pratica “diventa possibile modificare costantemente la composizione del materiale”, osserva Douglas Hofmann, del JPL.


Leggi anche

In occasione dell’evento JEC Forum ITALY – organizzato da JEC Group in collaborazione con Assocompositi – del prossimo 6-7 giugno 2023 a Bologna, Leonardo Spa terrà un intervento all’interno della sessione “Nuovi modelli per l’innovazione e nuove tecnologie”. Disponibile ora l’abstract dello speech!…

Leggi tutto…

Nell’ottica di rendere più sostenibile l’industria aerospaziale, i compositi a sandwich possono sostituire i termoindurenti tradizionali nella creazione di parti strutturali degli aerei, senza rinunciare alla resistenza in ambienti estremi o in situazioni di carico imprevisto. EconCore sta lavorando con Airbus, Fraunhofer e il Politecnico della Danimarca (DTU) alla realizzazione di un timone sostenibile per un aeromobile in compositi a nido d’ape….

Leggi tutto…

Oggi parlare di aviazione sostenibile, vuol dire porsi l’obiettivo di ridurre il peso strutturale dei velivoli, limitando al contempo anche i consumi e le emissioni. Per raggiungere tale scopo è opportuno sostituire le parti metalliche con equivalenti in compositi, che possiedono elevati rapporti di resistenza e rigidità rispetto al peso. NLR (Netherlands Aerospace Centre) sta esplorando le potenzialità della produzione additiva su larga scala di materiali termoplastici rinforzati con fibre….

Leggi tutto…

De Havilland Dash 8, il nuovo aeromobile della Universal Hydrogen, si è alzato per la prima volta in volo a inizio marzo del 2023. Uno dei suoi motori a turbina era stato sostituito da un propulsore elettrico a combustibile a idrogeno di classe megawatt, che includeva un’elica in fibra di carbonio con profilo alare a cinque pale del diametro di 2,3 metri….

Leggi tutto…

Dopo la cancellazione del decollo dello scorso 15 febbraio, decisa per via di un’anomalia nel sistema del primo stadio e del mancato invio dei segnali d’accensione per gli SRB-3, JAXA intende effettuare un nuovo lancio entro la fine di marzo. H3 è un progetto cruciale per l’industria giapponese, si tratta del primo missile nipponico progettato in 20 anni e rappresenta un progetto radicalmente nuovo rispetto al suo predecessore di base….

Leggi tutto…