Riciclo di tecnopolimeri da strumenti chirurgici monouso

Solvay, azienda belga specializzata nel settore chimico e delle plastiche, ha dato il via ad una collaborazione con la start-up francese Ostium, che opera nella progettazione e produzione di strumenti per la chirurgia ortopedica di anca, ginocchio, spalla e traumatica. L’obiettivo è raccogliere e avviare a riciclo meccanico i materiali provenienti dagli strumenti chirurgici monouso stampati con il tecnopolimero Ixef, a base di poliarilammide (PARA) rinforzata con fibra di vetro.

 

La tabella di marcia

Ostium ha preso accordi con gli ospedali a cui fornisce kit chirurgici personalizzati, per recuperare i propri apparecchi contaminati dopo l’uso. Il riciclo vero e proprio verrà affidato ad un’azienda specializzata nel trattamento di rifiuti provenienti da attività sanitarie e ad alto rischio infettivo. É stato anche messo a punto un processo di riciclo meccanico per:

  1. pulire
  2. suddividere
  3. macinare

il materiale raccolto, in modo da ricavarne materie prime di qualità, per la formulazione di nuovi compound.

 

Risultati incoraggianti

I test iniziali hanno già dimostrato che il compound di poliarilammide a base di materiale riciclato mantiene fino all’85% delle proprietà flessionali tipiche del polimero vergine. Questo avviene senza che si verifichino cambiamenti rilevanti nell’aspetto superficiale e ottenendo una significativa riduzione dell’impronta di carbonio.

Tra gli obiettivi dell’iniziativa c’è anche quello di favorire la sostituzione degli strumenti chirurgici in metallo con quelli monouso in tecnopolimero. Le strutture sanitarie potranno così abbattere i tempi e i costi per le attività di sterilizzazione e di smaltimento.

 


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