Trelleborg lancia un materiale composito ad alto carico per il carrello di atterraggio

Trelleborg Sealing Solutions lancia Orkot® C620, materiale composito specificamente sviluppato e progettato per soddisfare le esigenze dell’industria aerospaziale. In particolare risponde alla necessità di un materiale resistente e leggero per sopportare carichi elevati e sollecitazioni a cui sono soggetti i carrelli di atterraggio.

 

Per aeromobili più leggeri e sostenibili

Con una domanda sempre maggiore di nuovi materiali che rendano gli aeromobili più leggeri e a basso consumo di carburante, e quindi più sostenibili, Trelleborg Sealing Solutions, ha sviluppato un materiale unico per carichi elevati che rappresenta un’alternativa ai cuscinetti in metallo. I componenti più piccoli e leggeri riducono il peso massimo al decollo e prolungano le ore di volo prima della manutenzione.

 

Torben Andersen, Direttore del segmento aerospaziale di Trelleborg Sealing Solutions, dichiara

L’industria aerospaziale è in continua evoluzione. Esiste una tendenza a lungo termine verso l’adozione di nuovi materiali e soluzioni sostenibili che riducono il peso senza compromettere le prestazioni o la durata. Sebbene Orkot® C620 sia adatto per una serie di diversi componenti all’interno dell’aeromobile, è stato progettato specificamente per i requisiti del carrello di atterraggio“.

 
Shanul Haque, Product and Innovations Manager di Trelleborg Sealing Solutions, afferma

L’elevato carico e la leggerezza del materiale composito indicano che i componenti metallici standard all’interno del carrello di atterraggio possono essere sostituiti per ridurre il peso, consentendo ai produttori di creare velivoli più leggeri e a basso consumo di carburante. I componenti possono essere più piccoli per risparmiare spazio e consentono anche di ridurre le dimensioni delle parti circostanti con carichi ridotti, riducendo ulteriormente il peso dell’aeromobile.

Orkot® C620 offre un basso coefficiente di attrito per ridurre l’usura e resiste a carichi elevati riducendo al minimo lo stick-slip. Lo stick-slip ridotto con un basso attrito dinamico e statico, consente movimenti ad alto carico di essere più sicuri e fornisce un funzionamento regolare del carrello di atterraggio sia in decollo che in atterraggio.”

 

Orkot® C620 è un materiale ibrido che presenta un robusto supporto in fibra di vetro, abbinato a un rivestimento TX Orkot® a basso attrito per fornire una durata ottimale e di lunga durata senza delaminazione. Le proprietà dei diversi strati aumentano la capacità di carico e la resistenza, riducendo l’attrito e l’usura per massimizzare l’efficienza e la durata.

Per applicazioni molto impegnative, Orkot® C620 ha un’elevata resistenza all’urto di 200 Kilojoule per metro quadrato, che lo rende sia resiliente sia adattabile consentendo ai produttori di progettare componenti più grandi e più resistenti. Orkot® C620 ha una resistenza alla flessione di 320 Megapascal, che gli conferisce versatilità e durata. Inoltre, rimane abbastanza flessibile ed elastico da tornare alla sua forma originale per fornire uno smorzamento delle vibrazioni.

 


Leggi anche

Un consorzio composto dalle PMI ÉireComposites e Plasma Bound e dall’Università tecnologica di Dublino ha ottenuto un finanziamento governativo di 2,5 milioni di euro per il progetto Ad Astra, che ha l’obiettivo di promuovere l’adozione di materiali compositi leggeri in diverse fasi del processo produttivo dell’industria aerospaziale. Il lavoro sarà sostenuto nell’ambito del DTIF (DISRUPTIVE TECHNOLOGIES INNOVATION FUND) Call 5, guidato dal governo irlandese e da Enterprise Ireland….

Leggi tutto…

AIMPLAS e TNO hanno concluso il progetto ELIOT, che prevede una revisione completa delle tecnologie di riciclaggio per compositi e biocompositi. Durante i test sono stati valutati dodici metodi applicati a sei diversi materiali. La solvolisi e la pirolisi sono risultate le alternative più promettenti per la produzione su larga scala. La pirolisi, tuttavia, ha dimostrato di avere costi economici ed ambientali maggiori rispetto alla solvolisi, dal momento che genera il 17% in più di anidride carbonica e sviluppa il doppio del calore….

Leggi tutto…

In occasione dell’evento JEC Forum ITALY – organizzato da JEC Group in collaborazione con Assocompositi – del prossimo 6-7 giugno 2023 a Bologna, Leonardo Spa terrà un intervento all’interno della sessione “Nuovi modelli per l’innovazione e nuove tecnologie”. Disponibile ora l’abstract dello speech!…

Leggi tutto…

Nell’ottica di rendere più sostenibile l’industria aerospaziale, i compositi a sandwich possono sostituire i termoindurenti tradizionali nella creazione di parti strutturali degli aerei, senza rinunciare alla resistenza in ambienti estremi o in situazioni di carico imprevisto. EconCore sta lavorando con Airbus, Fraunhofer e il Politecnico della Danimarca (DTU) alla realizzazione di un timone sostenibile per un aeromobile in compositi a nido d’ape….

Leggi tutto…

Oggi parlare di aviazione sostenibile, vuol dire porsi l’obiettivo di ridurre il peso strutturale dei velivoli, limitando al contempo anche i consumi e le emissioni. Per raggiungere tale scopo è opportuno sostituire le parti metalliche con equivalenti in compositi, che possiedono elevati rapporti di resistenza e rigidità rispetto al peso. NLR (Netherlands Aerospace Centre) sta esplorando le potenzialità della produzione additiva su larga scala di materiali termoplastici rinforzati con fibre….

Leggi tutto…