Cavi intelligenti in compositi per l’aereo più grande del mondo

Prosegue con risultati molto positivi il programma di volo di prova di Roc, il velivolo più grande al mondo per apertura alare (117 metri), che ha già attirato l’attenzione di esperti ed appassionati in tutto il mondo. L’obiettivo dei produttori è che il mezzo sia pronto a fornire servizi a clienti governativi e commerciali entro la fine del 2023.

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Strutture multimateriale per velivoli di nuova generazione

È stato presentato al Politecnico di Torino MIMOSA (Multimaterial airframes based on 3D joints between AM metals and carbon-fiber composites), un progetto di ricerca, guidato dal professor Giorgio De Pasquale e sovvenzionato dall’Unione Europea attraverso il programma “Horizon Europe”, che entro tre anni dovrebbe dare avvio all’industrializzazione di una nuova tipologia di struttura aeronautica per aerei innovativi e sostenibili.

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Pressa elettrica per parti interne di aeromobili in compositi

Nel campo dei compositi, le presse idrauliche sono ancora lo standard. Ma in questo caso si è scelto un sistema dotato di azionamento elettrico, che offre diversi vantaggi, come la riduzione del consumo di energia di circa 35Wh per ciclo di produzione, un funzionamento molto silenzioso e un’elevata dinamica. Inoltre, richiede una manutenzione più semplice rispetto alla variante idraulica.

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La nanostruttura rafforza, sbrina e controlla le parti in compositi

I ricercatori di Skoltech, Istituto di Scienza e Tecnologia Skolkovo di Mosca, hanno sviluppato e testato un sensore nanostrutturato, che può essere incorporato direttamente nella struttura, senza la necessità di polimerizzarlo in autoclave. Ha dimostrato ottime capacità di migliorare parti costruttive in materiali compositi polimerici rinforzati con fibra di vetro: ali di aerei, pale di turbine eoliche, campate di ponti, carrozzerie di automobili e scafi di barche.

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Sensori wireless sottili come capelli umani per controllare il ciclo di vita dei compositi

Gli ingegneri del team di compositi dell’Advanced Manufacturing Research Centre (AMRC) dell’Università di Sheffield stanno lavorando allo sviluppo di sensori wireless integrati in materiali compositi e incorporati in componenti aerospaziali, per monitorare le condizioni delle parti, dalla creazione al riciclaggio, con l’obiettivo di estenderne la durata, migliorarne la qualità e ridurne i costi di produzione.

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I ricercatori dell’Università del Montana migliorano la fibra di carbonio per usi aerospaziali

La fibra di carbonio, utilizzata per realizzare aeromobili più leggeri e resistenti, potrebbe presto essere potenziata nelle proprie qualità tecniche grazie ad un progetto di ricerca della Montana State University che sta rapidamente attirando l’attenzione dell’industria. L’iniziativa ha ricevuto un finanziamento totale di 25,8 milioni di dollari da parte dell’esercito americano.

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Strutture innovative in fibra di carbonio per i lanciatori Ariane 6

Il programma Ariane 6 è l’unico progetto europeo che consente l’accesso indipendente allo spazio alle missioni strategiche. Nei prossimi anni consentirà di lanciare carichi pesanti e leggeri in diverse orbite allo scopo di migliorare l’osservazione della Terra, le telecomunicazioni, gli studi meteorologici e le tecniche di navigazione.

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Sarà in compositi il magazzino criogenico di Ariane 6

L’Agenzia spaziale europea ha dato l’ok a Phoebus, un progetto volto a dimostrare che le fibre di carbonio possono essere utilizzate al posto delle parti metalliche nei serbatoi criogenici ad uso aerospaziale. Questa innovazione garantirà un risparmio di peso, una maggiore competitività, un aumento della capacità del carico utile e un uso più sostenibile delle risorse.

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Ricerca e industria insieme per migliorare la stampa 3D di materiali compositi high-tech

Utilizzare nuovi metodi di stampa 3D per fabbricare, a costi contenuti, prodotti in materiali compositi ed ibridi da utilizzare nei settori farmaceutico, aeronautico e automobilistico. È questo l’obiettivo del progetto AMICO che nasce dalla collaborazione tra IMAST (Distretto tecnologico italiano per l’ingegneria dei materiali compositi), che ha fatto da capofila, ENEA, Leonardo, FCA Italy, MBDA, Dompé Farmaceutici, Cnr, CRF, CIRA, Politecnico di Torino, Università di Napoli Federico II, Università di Roma “La Sapienza”, Università di Trento e Aerosoft Spa

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